Saif Abbas, studioso sciita, ha riaffermato che pubblicare le fotografie di una persone nei social network, ”soprattutto se chi lo fa è donna, è contro la sharia”. Tale affermazione, è stata rafforzata da Shaher Qazi, che ha precisato che “tali foto possono essere legittimamente collocate se si tratta di ragioni commerciali o di una buona causa”. Entrambi hanno ricordato che ”le donne secondo l’Islam possono mostrare il capo soli a padri, fratelli e mariti” e che ”i codici della pudicizia sono violati attraverso l’uso dei siti della rete sociale”. Il giornale cita anche le prese di posizione di due imam di Lucknow (Stato dell’Uttar Pradesh) per i quali l’aspetto negativo della frequentazione dei social network è che ”nel mondo virtuale le relazioni sono irreali e possono in prospettiva portare a dolori non voluti”.