Padre Lombardi: “Arrestato per volontà del Papa. A suo carico gravi fatti di abuso. Ha chiesto che un caso così grave sia affrontato senza ritardi”
Città del Vaticano, 24 settembre – (ansa) L’ex nunzio Jozef Wesolowski è stato posto agli arresti domiciliari nei locali del Collegio dei Penitenzieri, nel Palazzo del tribunale vaticano, all’interno delle mura leonine.
È la prima volta che il Vaticano arresta un altissimo prelato, un ex nunzio accusato di pedofilia. E lo fa nel proprio Stato, con il suo tribunale interno, per espressa volontà di Papa Francesco, visti i gravi fatti di abuso a danni di minori, avvenuti nella Repubblica Dominicana, di cui è accusato Jozef Wesolowski, ex rappresentante diplomatico della Santa Sede in quel paese sudamericano.
Una notizia, anticipata da Enrico Mentana nell’edizione serale del Tg La7, che non arriva completamente inaspettata per gli addetti ai lavori, ma che è sicuramente un fulmine a ciel sereno per tutto il mondo, che aspetta da Bergoglio segnali di “rivoluzione” rispetto al passato.
Il monsignore polacco, infatti, aveva già avuto una condanna canonica di primo grado che lo ha visto ridotto allo stato laicale dall’ex Sant’Uffizio per abusi sessuali su minori. Ma che al momento aveva soltanto limitato i movimenti costringendolo a stare a Roma. Con la possibilità di rimandare a dopo l’appello canonico la parte penale.
Invece, come ha spiegato in una nota il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, su espressa volontà del Papa si è avuta un’accelerazione senza precedenti: il Promotore di Giustizia del Tribunale di prima istanza dello Stato della Città del Vaticano ha convocato l’ex nunzio Mons. Wesolowski, a carico del quale aveva avviato un’indagine penale.
“Al prelato – ha spiegato padre Lombardi – già condannato in prima istanza dalla Congregazione della Dottrina della Fede alla riduzione allo stato laicale al termine di un processo amministrativo penale canonico, sono stati notificati i capi di imputazione del procedimento penale avviato a suo carico per gravi fatti di abuso a danni di minori avvenuti nella Repubblica Dominicana”.