BENEDETTO XVI A CARPINETO ROMANO SULLE ORME DI LEONE XIII

La visita del  Santo Padre a Carpineto Romano.

Il 5 settembre scorso Benedetto XVI si è recato a Carpineto Romano, bellissimo paesino della provincia di Roma, della diocesi di Anagni, per festeggiare il bicentenario della nascita di Leone XIII, il Papa della “Rerum Novarum”.
E’ stato accolto e applaudito da una folla di 5.000 fedeli.

Benedetto XVI ha reso omaggio a Leone XIII, il profeta della giustizia sociale, che è stato il primo papa a scrivere un’enciclica sociale aprendo la cosiddetta “terza via” tra liberalismo e socialismo.
Una visita voluta per ravvivare i principi chiave della dottrina sociale della Chiesa e lanciare un invito all’impegno, coerenza e solidarietà.
Alla figura ed opera di Leone XIII vanno accreditate le grandi encicliche cosiddette politiche che formano “un corpus fortemente coerente” che si fondano sulla distinzione tomista tra diritto naturale e diritto canonico, che riconosce l’indipendenza dello Stato nelle questioni relative al suo ordine secondo la concezione di Aristotele.
“Rerum Novarum”, pubblicata il 15 maggio 1891, apre nella Chiesa la questione sociale, prendendo atto con una chiarezza apprezzabile per quei tempi, della situazione tragica della classe operaia costretta a vivere nella miseria e nello sfruttamento.
E’ stato sempre Papa Leone XIII ad introdurre il concetto di “bene comune” oppure “bene sociale” con riferimento a quel bene che, superando il singolo individuo, mira al benessere dell’intera società e di tutti suoi membri.
Successivamente la “Rerum Novarum” verrà ripresa e attualizzata da Pio XI nell’enciclica Quadragesimo anno, da Giovanni XXIII in Mater e Magistra, da Paolo VI in Populorum Progressio e Octogesima adveniens e, più recentemente, da Giovanni Paolo II nell’encicliche Laborem exercens e Centesimus annus.
Oltre ad aprire la tradizione della riflessione ufficiale della Chiesa sulla delicata questione sociale, tuttora di vitale importanza, l’enciclica di Leone XIII ha costituito uno stimolo operativo per numerose associazioni di ispirazione cattolica che raggruppano operai, contadini, artigiani.
Alla condanna del liberismo economico che porta il benessere solo a determinate classi sociali e anche del marxismo che va contro il diritto fondamentale dell’uomo ad una giusta retribuzione per il suo lavoro, l’enciclica Leonina si orienta alla ricerca della promozione umana e sociale dei poveri e dei bisognosi, come risposta concreta ed evangelica ai segni dei tempi.
Come elemento di assoluta novità, la “Rerum Novarum” apporta nella Chiesa l’idea che l’esistenza cristiana non può esaurirsi nel perseguimento della salvezza umana individuale, ma trova il suo senso e la sua completezza nell’attenzione che si dona al prossimo, nel vivere tutti come un unico Corpo di Cristo e non come particelle isolate destinate ad una salvezza personale, privata.
Benedetto XVI, nella sua omelia a Carpineto Romano, ha ripreso il messaggio di Leone XIII aggiungendo che “con la fantasia della carità” si possono trovare “molteplici strade per attuare il messaggio evangelico all’interno delle nuove realtà sociali”.
 
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