BENEDETTO XVI NEL REGNO UNITO CANONIZZA IL CARDINALE JOHN HENRY NEWMAN

Dal Regno Unito, una grande accoglienza a Papa Benedetto VI.

Il viaggio del Santo Padre nel Regno Unito, invitato ufficialmente dalla Regina Elisabetta, dal 16 al 19 Settembre, è stato caratterizzato dal motto del cardinale Newman cor ad cor loquitur (il cuore parla al cuore), atteggiamento che da sempre è congeniale a Joseph Ratzinger. Ottima l’accoglienza al santo Padre al suo arrivo e molto cordialità nelle affollatissime strade a Edimburgo e nell’incontro con la regina Elisabetta a Holyroodhouse.
 
Motivo di fondo di questo viaggio è stata la beatificazione del cardinale Newman, che costituisce per il Pontefice il riconoscimento del ruolo di questo uomo di fede e di cultura, che si è lasciato trasformare dalla Verità.
 
La Chiesa non ha paura della modernità,è questo uno dei significati della beatificazione di John Henry Newman, eccezionale figura e Dottore della Chiesa nella contemporaneità; la Chiesa non lavora per se stessa, per affermare il suo supposto potere ma per l’annuncio di Gesù Cristo, deve essere trasparente per lasciare splendere il Signore e farsi sua voce: “non concorrenti ma servitori del primato e della verità di Cristo”.

Il pensiero di John Newman (1801-1890) sacerdote, prima della Chiesa Anglicana, poi della Chiesa Cattolica, della quale diventerà anche Cardinale, si colloca nel periodo in cui, soprattutto in Inghilterra, l’ottimismo della ragione ed il progresso prende vigore, sostenuto dai successi della rivoluzione industriale. La tradizione illuministica e empiristica in cui si inseriscono l’utilitarismo e gli avanzamenti della conoscenza scientifica e della tecnica, assume la forma di un razionalismo assolutistico che si estende anche nell’ambito della religione. 

Ne derivano il carattere interculturale della credenza religiosa e il rifiuto di ciò che non riesce a superare il razionalismo. 

Gli interrogativi che si pone Newman sono certamente legati alla stessa esistenza dell’ uomo, ma nascono anche dalla situazione spirituale del suo tempo. Newman è un profondo pensatore ed una personalità intellettualmente poliedrica, che si è lasciato guidare dagli avvenimenti interiori e che ha cercato con tutte le sue forze di contrastare lo spirito del liberalismo nella religione. Il vero cristianesimo si dimostra nell’obbedienza e non in uno stato di coscienza, cosicché il compito e la vita di un cristiano si organizza attorno a questi due elementi: la fede e l’obbedienza alla Verità Oggettiva. “Egli guarda a Cristo (Ebrei 2,9) e agisce secondo la Sua Volontà”

 
Newman testimonia con la sua vita intera, la centralità che in lui occupa questa convinzione e quanto disastrose ritenesse le conseguenze del mancato riconoscimento della religione rivelata come vera, oggettiva, del considerarla qualcosa di privato da cui scegliere per se quel che pare. Tutto il cammino di Newman testimonia che la via della coscienza non è chiusura nel proprio “Io” ma è apertura, conversione, obbedienza, a Colui che è l’Amore e la Verità.
 
La beatificazione del card. John Newman porta alla ribalta un’imponente figura di teologo e di uomo di Dio ma richiama anche l’attenzione su un periodo particolarmente fecondo della storia Inglese: figure come quelle di Padre Domenico Bàrberi, Padre Ignazio Spencer e Madre Elizabeth Prout, alle quali è legata quella che lo stesso Newman definiva la Seconda Primavera Inglese.
 
 
 
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