Tematiche etico-sociali

CAMORRA, CANCRO SOCIALE

L’incontro che ha avuto Don Luigi Merola con i giovani del prestigiosoliceo “Da Procida” di Salerno, diretto dal Preside Antonio Vairo, è stato emozionante.  La prof. Annarita Franco, docente di lettere, ha organizzato un l’incontro anche con la prof. Musella.

Il sacerdote, pieno di entusiasmo per la vita, noto per il suo impegno civico, combatte contro la camorra da quando una ragazza della sua parrocchia fu vittima, sette anni fa, di un proiettile vagante in uno scontro a fuoco tra camorristi in una strada di Napoli.
Da qualche anno egli vive sfidando queste organizzazioni malavitose, che hanno preso piede non solo in Campania, e per questo è sempre sotto scorta. Nel 2007 ha creato la fondazione “‘A voce re creature”, per i ragazzi a rischio, soprattutto per quelli che hanno lasciato la scuola.
Ha sottolineato l’importanza dello studio per un giovane. Infatti, facilmente, in un ambiente degradato, ad un ragazzo può essere proposto di svolgere qualche “lavoretto” illecito; è da questo momento che diventa pedina della scacchiera dei delinquenti.
Don Luigi accusa anche alcune trasmissioni televisive trash, ma anche facebook e la noia quotidiana che spingono i giovani a scelte sbagliate, ad essere apatici e ad accettare anche forme di amoralità. La camorra e altri tipi di male sono un cancro antico della nostra società.
Già nel 1600 con l’invasionedegli Spagnoli a Napoli (da cui il nome all’omonimo quartiere),coloro che davano favori pretendevano denaro e tenevano in soggezionele persone che avevano favorito, ricattandole.
È necessario che tutti lottinocontro la criminalità. Don Luigi ha lavorato anche al Ministero dell’Istruzione, nella Commissioneper la legalità,  ponendo grande importanza allafigura dell’educatore, che deve predisporre gli allievi non alla conoscenzadella materia che riguarda la legalità ma che dia la possibilità di capire edagire fino in fondo, secondo principi onesti e solidali.
Vi è un progetto chesi interessa della legalità fin dai banchi di scuola: l’associazione: “la gerberagialla”, a cui ha aderito anche il Liceo “Da Procida”. Promotricedella Gerbera Gialla è la Prof ssa Musella. Suo padre fu ucciso in Calabria.Era un ingegnere che non si adeguava al sistema degli appalti truccati.
Laprof. Musella ha invitato il Questore di Salerno D’Angelo, il Procuratoredella Repubblica Franco Di Pietro e il Comandante della Capitaneria diPorto a parlare del proprio lavoro svolto nella lotta alla delinquenza organizzata.Dalla Sicilia al Nord, c’e un solo slogan: “Falcone e Borsellinosono morti, ma le loro idee viaggiano sulle nostre gambe”.
Dobbiamo liberarcida tutte quelle schiavitù che la malavita impone. Il nostro compitoè di essere un esercito di persone che lavorano per la giustizia e per debellarequesto male che, purtroppo, esiste soprattutto in Italia.
 
 
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