Ci lascia sgomenti, senza parole, ed essenzialmente esterrefatti, il fatto gravissimo accaduto
a Nettuno.
Un giovane indiano, solo, senza casa, ridotto a fare il barbone, viene bruciato vivo da
un gruppo di giovani imbecilli che cercavano qualcosa che desse loro unemozione forte.
Se il lettore è entrato mai in sala operatoria, sa che la carne che arde viva non provoca
una forte emozione ma soltanto un senso di annientamento.
In realtà questi giovani, i cui genitori sono stati ripetutamente intervistati dalle televisioni, non avevano in mente di fare qualcosa, ma, ancor più grave, non sapevano proprio cosa fare.
Quando i tedeschi perseguitavano gli ebrei, avevano unidea ben precisa, anche se
folle: purificare la loro razza. E adducevano a significare tutto ciò motivazioni che
avevano il loro fondamento nella filosofia, nella letteratura, nella musica.
Oggi non cè invece un pensiero, per quanto mostruoso, ma vi è lassenza del pensiero.
Gli amici di questi giovani delinquenti una volta intervistati non avevano neanche il coraggio di essere razzisti. Erano solamente vuoti, insignificanti, annoiati, senza futuro. Ridacchiando cretinamente, e guardandosi lun laltro quasi a consolarsi, dicevano che in fondo non è stato bruciato un ragazzo, ma un marocchino, e che quei bravi ragazzi erano annoiati. Ma non riuscivano a motivare con un minimo di intelligenza e di concretezza queste azioni, perché non possedendo alcun pensiero non si riesce ad argomentare.
Ragazzi nel pieno della giovinezza, ridotti ad esseri insignificanti dalluso di droga e alcool.
I genitori, a loro volta, piazzano i figli davanti al video gioco di turno, e pensano daver risolto il problema della crescita dei loro ragazzi.
Emanuele Severino, il più insigne filosofo italiano, aveva ragione quando aveva ritrovato nel nichilismo il nuovo fondamento del pensiero moderno.
Allora i filosofi più ottimisti insorsero, insorse la chiesa cattolica, per la quale luomo è il frutto del mistero di Dio.
Ma quale mistero vi è dietro un giovane che ridacchia e che non si rende conto della gravità
di bruciare vivo un uomo? Quale mistero vi è dietro un giovane imbecille che per noia decide
di delinquere e che subito dopo vuole essere capito nella sua noia? Non cè mistero, cè più
che altro cretineria e assenza di un pensiero che abbia un minimo di senso.
Non si sceglie di vivere, ma di vegetare, e di risolvere la giornata con atti deprecabili
e vergognosi.
Non riusciamo a trovare un minimo di motivazione che abbia un senso che possa spiegare unazione di questo genere, tranne che questi ragazzi, a furia di bere e di sniffare, non si siano bevuti il cervello.
Ma non fanno figura migliore i loro genitori che a furia di definirsi amici dei loro figli ci stanno consegnando questi mostri.
Mostri con un sorriso stupido da mostrarsi su una faccia che non tradisce il benché minimo
pensiero sulla morale, sulletica, sulla fratellanza.
Tanti giovani ragazzi davanti la telecamera a ridacchiare convinti dessere eroi mentre
sono soltanto dei poveri disgraziati.
Una società che non ha più alcun senso, dove il vuoto domina sulla pienezza, dove i soldi hanno sostituito Dio e nella quale né Cristo né lAnticristo riescono ad avere senso.
Anche il male viene motivato.
Questo non è il male, è lassenza dellessenza delluomo che non riesce più neanche ad essere cattivo, ma solamente inutile.
Questi ragazzi non si rendono conto di ciò che fanno, perché i loro genitori non li hanno abituati a distinguere tra bene e male, non li hanno abituati a riflettere sul significato della vita.
E soprattutto, non li hanno abituati a sentirsi amati.