Arriva a Ostia il progetto teatrale itinerante sul cyberbullismo della Polizia di Stato in collaborazione con Baci Perugina

In concomitanza con la campagna di sensibilizzazione della Polizia di Stato “Una vita da social”, il tour teatrale “Like-Storie di vita online”, approda al Lido di Ostia a Roma

Lido di Ostia (Roma), 17 aprile 2015 – Partito da Cagliari il 26 febbraio, dopo le tappe in altre Province, giunge a Lido di Ostia, a Cineland “Like- Storie di vita online”, il format giornalistico-teatrale dedicato al cyberbullismo. L’incontro è parte integrante della campagna educativa itinerante di “Una vita da social” giunta alla sua 2^ edizione.

Per la sua chiave comunicativa originale e la sua forza emotiva, “Like – storie di vita online” ha immediatamente riscosso un enorme successo tra i docenti e soprattutto tra gli studenti.

Ancora una volta la Polizia di Stato scende in campo, questa volta con un marchio storico come Baci Perugina, con un solo grande obiettivo: “rendere la rete sempre più sicura per evitare che i gravissimi episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto della rete”, possano ripetersi.

Lo spettacolo prende spunto da una drammatica vicenda di cronaca avvenuta a Roma il 20 novembre 2012, quando il quattordicenne Andrea Spezzacatena, studente di liceo, si tolse la vita all’interno della propria abitazione. Solo in un secondo momento la famiglia scoprì che Andrea era stato vittima di pesanti attacchi alla sua persona tramite un social network e accusato di essere gay e conosciuto con l’appellativo “il ragazzo dai pantaloni rosa”.

Durante il format, dedicato a 500 studenti del “Liceo Scientifico Paritario “Vincenzo Pallotti” e del “Liceo Scientifico Anco Marzio”, l’autore farà capire l’importanza delle parole in tutte le sue sfumature attraverso filmati, letture, musiche e testimonianze dirette.

“Like-Storie di vita online” non lancia accuse e non intende processare alcuno – afferma Luca Pagliari, autore dello spettacolo – è impossibile stabilire quale peso abbiano avuto le frasi terribili rinvenute in varie chat, sulla scelta compiuta da Andrea. La nuda cronaca offre però spunto per avviare importanti considerazioni sul peso delle parole, sul loro valore e sulla loro potenza. Sulle nostre responsabilità, sul senso profondo della diversità.”

Lo storico Bacio Perugina, che deve il suo successo all’importanza di un messaggio d’amore contenuto al suo interno, sposa la campagna educativa itinerante di “Una Vita da Social” della Polizia di Stato con la rappresentazione teatrale “Like-Storie di vita online”.

L’obiettivo dell’evento, infatti, è quello di prevenire episodi di cyberbullismo, attraverso un’opera di responsabilizzazione in merito all’uso della “parola”.

“Baci Perugina, da sempre icona del messaggio d’amore – afferma Manuela Kron, Direttore Corporate Affairs del Gruppo Nestlé in Italia – è lieta di essere parte attiva all’interno della campagna per sostenere il proprio messaggio  contro gli atti e le parole offensive che circolano in rete ma non solo”.

In occasione dello spettacolo, Baci Perugina coinvolgerà gli studenti facendoli diventare interpreti di frasi che contengano un messaggio d’amore, trasformandoli in cartigli virtuali da far vivere sui social network. Questo per dimostrare che un uso positivo della rete è fondamentale e la sensibilizzazione diventa di primaria importanza.

Tramite l’hashtag #UNAPAROLAEUNBACIO da condividere sul canale ufficiale Facebook Baci Perugina (www.facebook.com/baci) e la pagina Facebook Una vita da social (www.facebook.com/unavitadasocial), i ragazzi delle scuole potranno postare le loro frasi e condividerne contenuti.

Inoltre, in occasione dell’incontro, sarà distribuito a tutti gli studenti un maxi-cartiglio dove poter scrivere il proprio personale messaggio d’amore contro il cyberbullismo. Al termine della rappresentazione, tutte le dediche saranno raccolte all’interno di urna e, tra queste, verranno scelte le tre più belle da Baci Perugina. L’obiettivo è quello di realizzare una grande scatola ad hoc i cui cioccolatini conterranno i cartigli col messaggio d’amore da regalare alle classi degli studenti autori della frase.

“Questa  iniziativa – dichiara Nunzia Ciardi, Dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Lazio – vuole evidenziare come, comportamenti di prevaricazione e violenza operati sulla rete , abbiano conseguenze anche gravi nella vita reale dei ragazzi che li subiscono. Va sottolineato – continua il Dirigente – che dopo gli incontri di sensibilizzazione nelle scuole (solo nel Lazio lo scorso anno abbiamo raggiunto 13.400 tra ragazzi e genitori) sono aumentate le segnalazioni e le denunce da parte di minori nei confronti di altri coetanei per soprusi subiti, facendo emergere così un fenomeno che, il più delle volte, rimane sotterraneo. L’intervento sistematico degli esperti della Polizia Postale e delle Comunicazioni sul territorio, ed Ostia ne è testimonianza diretta, ha portato alla luce e “disinnescato” tutta una serie di atteggiamenti prevaricatori che, all’inizio del corrente anno scolastico, avevano visto coinvolti decine di studenti. Siamo convinti che solo uscendo allo scoperto, parlando di quanto accade e denunciandolo nelle opportune sedi, possono essere isolati i “cyberbulli”. Oltre a ciò, vi deve essere una sinergia tra le varie componenti della vita sociale (compagni della vittima, amici, genitori, insegnanti, rappresentanti delle Forze dell’Ordine) per instaurare una “rete amica” costituita da punti di riferimento “certi”. Spesso il pericolo non è rappresentato solo da chi agisce (il bullo) ma anche dagli altri ragazzi che “non agiscono” direttamente e che,  con la loro condotta omissiva, creano il substrato omertoso che rende ancor più  efficace  l’azione del cyberbullo. E’ qui che si inserisce il nostro lavoro di prevenzione finalizzato a produrre nei ragazzi l’effetto di acquisire maggiore consapevolezza e coraggio nel rappresentare le proprie e le altrui situazioni di disagio, grazie anche a ciò che gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni mettono loro a disposizione in relazione a tutti quei “fenomeni” che corrono sul web e a tutte quelle regole, spesso non scritte, cui devono attenersi, raccontando come si possa “navigare in modo consapevole”.

Segnalare e denunciare alle Forze dell’Ordine, aiuta e serve da esempio. Circa 300 sono i casi di cyberbullismo segnalati alla Polizia Postale e delle Comunicazioni nel 2014, il doppio dell’anno precedente, trenta i minorenni denunciati all’Autorità Giudiziaria per aver diffuso immagini pedopornografiche sul web, aver perseguitato, diffamato e molestato coetanei, usando i nuovi media.

Di seguito un prospetto riassuntivo dei dati per l’anno 2014:

Diffama-

zione

on-line

Ingiurie

Minacce

Molestie

Furto di

Identi

digitale

su social

network

Diffusionedi materiale Pedoporno-

grafico

Totale

Denunce con vittime minorenni

67

46

47

29

          102

26

317

Minori denun

ciati all’ A.G.

19

5

7

5

13

5

28

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