Decesso del G.C.A. nei Carabinieri Stefano Orlando. Ricordi personali.
Le esequie, domani 8 settembre, alle 09,30, presso la Legione Allievi Carabinieri di Roma.
Roma, 7 settembre 2022 – È deceduto ieri il Generale di Corpo d’Armata Stefano Orlando.
Era nato in Sicilia il 6 novembre 1947, diventato ufficiale dei Carabinieri, percorre l’intero cammino militare raggiungendo la carica di Comandante Interregionale ‘Culqualber’ di Messina e dal 15 giugno 2010 al 2013 Comandante Interregionale ‘Podgora’ di Roma, quando per raggiunti limiti di età, lascia il servizio attivo.
Ha ricoperto il prestigioso incarico di Vice Comandante Generale dell’Arma.
È stato dal 1990 al 1999 in servizio presso la Presidenza della Repubblica con i Presidenti Cossiga e Scalfaro; dal 1999 al 2007, è Capo Dipartimento Analisi al SISDE e poi al servizio segreto militare (SISMI), dal 2007 al 2008 vicedirettore del SISDE, poi AISI.
Al Sisde inaugura, creò il primo nucleo di intelligence economica, selezionando dalla Guardia di Finanza, cinque fra ufficiali e sottufficiali.
Da Carabiniere, si occupò della salvaguardia delle Stazioni e del personale, rinnovandone le modalità d’impiego ma senza mai perdere l’identità e le tradizioni dell’Istituzione.
In congedo, diventò Vicepresidente dell’ONAOMAC, (Opera Nazionale di Assistenza per gli orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri) collaborando lo storico presidente Cesare Vitale e, nell’aprile 2021, alla morte di Vitale, ne divenne Presidente, pieno di progetti ed iniziative per l’Associazione.
Per il Suo impegno, per il bene dell’Istituzione e del benessere del personale, era amato da tutti coloro che avevano collaborato con Lui.
Ma chi mi conosce, sa che amo parlare di episodi vissuti personalmente ed è quello che adesso mi accingo a fare raccontando tre aneddoti vissuti personalmente con il compianto generale Orlando.
Quando nel 2010 assunse il comando Interregionale ‘Podgora’, convocò nel Suo ufficio – se non ricordo male – 5 Comandanti di Stazione della Capitale tra i quali c’ero anch’io, all’epoca Comandante della Stazione di Roma Talenti e, per anzianità di grado, nell’annuario, ero il più anziano Luogotenente dell’Arma.
Il Comandante, dopo averci salutati, chiese ad ognuno di noi, di esprimere il nostro giudizio in quanto ci considerava ‘Senatori’ dell’Arma per la capitale.
I colleghi espressero ognuno il proprio pensiero e fui io a parlare per ultimo, rappresentandogli senza giri di inutili parole, quelle che ritenevo esigenze dell’Istituzione e non personali, per rendere l’Arma più efficiente e poter svolgere al meglio i compiti che ci erano stati affidati.
Lui mi ascoltò attentamente, annuendo alle mie osservazioni quindi, complimentandosi con noi per quanto espresso, ci saluto e di fatto risolse alcune delle problematiche rappresentate.
Incontrai nuovamente il generale Orlando in occasione della consegna della Medaglie Mauriziane il cui brevetto mi era già arrivato alcuni anni prima. La cerimonia si svolse nella sala della Regione Lazio, congiuntamente ad altre premiazioni.
Quando fu il mio turno, ricevetti da lui la medaglia dell’ordine al Merito Mauriziano.
Al termine delle Premiazioni, lo speaker annunciò che il commissario Pro-tempore delle Medaglie Mauriziane per il Lazio (essendo in servizio non potevo ricoprire la carica di Presidente), Luogotenente Salvatore Veltri avrebbe proceduto alla consegna della tessera ad honorem delle Medaglie Mauriziane, al Generale di Corpo d’Armata Stefano Orlando.
Uscii dallo schieramento e mi diressi verso di lui che era sulla pedana. Lo salutai nuovamente militarmente e mi apprestavo a parlare. Il generale Orlando, prese la parola, dicendo “Per una volta che sono premiato io, invertiamo le posizioni”. Io ovviamente rimasi imbarazzato come tutti i presenti nella sala. Il Generale sorridendo, mi ripeteva che lui avrebbe dovuto scendere dalla pedana ed io salire per la consegna della tessera ad honorem. Ero sempre più imbarazzato… Il Generale, allora, sorridendo scese dalla pedana, mi prese materialmente le braccia e mi ruotò sulla pedana, mettendosi lui di fronte a me per ricevere la tessera. La scena fu veramente ‘comica’. Il Generale sorrise, come fecero tutti i presenti. Consegnai la tessera al generale Orlando quindi, abbiamo reinvertito i ruoli. Dopo averlo salutato militarmente, ritornai nell’inquadramento.
Altro episodio che mi commosse particolarmente, fu quando venni convocato nel suo ufficio per il commiato dovendo andare in congedo per raggiunti limiti di età. Cosa questa non comune…
Mi accolse con grande affettuosità e mi consegnò una targa in argento con lo stemma dell’Arma e riportante la scritta ‘Al Luogotenente Cavaliere Salvatore Veltri, Comandante della Stazione Carabinieri Roma Talenti… con profonda stima e riconoscenza! Roma 30 luglio 2012. Firmato il Comandante Interregionale Carabinieri Podgora – Generale Corpo d’Armata Stefano Orlando”.
Nella mia qualità di direttore del giornale, incontrai numerose altre volte il generale Orlando.
Egli mi ha sempre salutato con la consueta cordialità ed io, prima di allontanarmi, lo salutavo sempre con la frase “Sempre ai Suoi ordini, Comandante”
Domani, alle 09,30, presso la Legione Allievi Carabinieri di Roma, si svolgeranno le esequie di un Grande Carabiniere.
Purtroppo, per l’ultima volta, Generale Stefano Orlando, voglio salutarLa ancora allo stesso modo: “Sempre ai suoi ordini, Comandante!”