VIDEO – Il G.C.A. Tullio Del Sette è il nuovo Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri

La cerimonia di avvicendamento con il Generale Leonardo Gallitelli, si è svolta nella storica Caserma della Scuola Allievi Carabinieri di Roma. Presente il Ministro della Difesa e il Capo di Stato Maggiore della Difesa Amm. Luigi Binelli Mantelli

Roma, 16 gennaio – Dopo aver reso omaggio ai Caduti con la deposizione di una corona d’alloro della Patria ed al Sacrario del Museo Storico dell’Arma, i Generali Leonardo Gallitelli e Tullio Del Sette hanno raggiunto la Scuola Allievi Carabinieri di Roma per la cerimonia della cessione e  contemporanea assunzione di comando dell’Arma.

Fra i Reparti schierati in rappresentanza delle specialità dell’Arma, con uno squadrone di Corazzieri e del Reggimento a Cavallo, erano inserite la Bandiera di Guerra dell’Arma dei Carabinieri, custodita nella Scuola Allievi di Roma dal 1885, lo Stendardo del IV° Reggimento a cavallo il cui inquadramento è stato accompagnato dall’Inno Nazionale eseguito dalla Banda dei Carabinieri,  il Medagliere dell’Arma e la Bandiera dell’Onaomac (Opera Nazionale Assistenza degli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri).

Numerose le personalità politiche e militari, anche rappresentanze straniere, presenti alla cerimonia.

Il Ministro della Difesa Sen. Roberta Pinotti accompagnata dal Capo di Stato Maggiore della Difesa Amm. Luigi Binelli Mantelli e seguiti dai Generali Gallitelli e Del Sette, ha passato in  rassegna i Reparti schierati mentre la Banda eseguiva la “Marcia d’Ordinanza” dei Carabinieri.

Ha preso la parola il Generale Gallitelli che ha ringraziato il Presidente Benemerito Napolitano, appena dimessosi, il Presidente del Consiglio, il Ministro della Difesa, presente, il Ministro dell’Interno a cui l’Arma fa riferimento per la maggior parte del suo servizio ed al Capo di Stato Maggiore della Difesa, per la vicinanza all’Arma ed al suo status militare. Ha poi rivolto un deferente  pensiero ai militari caduti, rappresentati nella nostra Bandiera, con un ricordo particolare al Prefetto Manganelli, già capo della Polizia, grande servitore dello Stato. Un saluto alla Magistratura sempre a fianco delle Forze dell’Ordine. Quindi “sento il particolare bisogno di ringraziare i Carabinieri per il diuturno servizio prestato per la Nazione, umile e silenzioso servitore dello Stato che con il suo quotidiano adempimento del dovere  garantisce sicurezza  e legalità. Al Carabiniere  che ovunque occorra offre vicinanza e solidarietà ed incarna l’immagine dello Stato” e “le famiglie che condividono, con sacrificio,  la nostra scelta di vita” concludendo con “un augurio caloroso ed affettuoso al Generale Tullio del Sette” ed  “all’Arma Benemerita auguro di continuare ad essere baluardo invalicabile della difesa della libertà e della Giustizia”.

È stata quindi data lettura del decreto di nomina per due anni del Generale Tullio del Sette a Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri e firmato il 13 gennaio 2015 da Giorgio    Napolitano.

Il nuovo Comandante Generale  Tullio del Sette, prendendo la parola,  si è unito al Generale Gallitelli nel salutare e ringraziare il Presidente Napolitano e Grasso, i Ministri, “i superiori nel tempo, maestri di vita e di professione” ed  tutte le Autorità. Continuando “La cerimonia di oggi,  sancisce il passaggio di responsabilità  di vertice dell’Arma dei Carabinieri, all’inizio dell’anno che segna l’avvio del suo terzo secolo di vita.” “Con commozione ed orgoglio assumo la carica nella certezza dell’impegno ad assolvere le funzioni, certo di poter contare sul sostegno e lavoro fervido, appassionato e operoso di tutti i Carabinieri, di ogni grado e di ogni Reparto” ed “ai giovani che iniziano la loro missione, formandosi alle capacità tecniche ed ai valori etici che fanno cittadini militari ed operatori di polizia esemplari che hanno fatto e continuano a fare grande la nostra Istituzione.”

Hanno poi preso la parola il Capo di Stato Maggiore della Difesa Amm. Luigi Binelli Mantelli quindi ha concluso il Ministro della Difesa Sen. Roberta Pinotti, ringraziando il Generale Gallitelli per l’opera svolta e facendo gli auguri al Generale Del Sette, che per  7 mesi è stato il suo Capo di Gabinetto, per la prima volta nella storia dell’Arma.

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Il Generale di Corpo d’Armata Tullio DEL SETTE, nato a Bevagna (PG) il 4 maggio   1951, coniugato con due figli, ha intrapreso la carriera militare nel 1970 e ha frequentato il   152° corso dell’Accademia Militare di Modena e della Scuola di Applicazione Carabinieri di Roma, conseguendo il grado di Sottotenente il 1° settembre 1972.

È stato nominato Generale di Corpo d’Armata il 1° gennaio 2012.

È laureato in Giurisprudenza, in Scienze Politiche e in Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna, con il massimo dei voti.

Da Ufficiale Inferiore, dopo una prima esperienza quale Comandante di Plotone del I Battaglione della Scuola Allievi Carabinieri di Roma e dell’Accademia Militare di Modena, è stato Comandante delle Compagnie di Spoleto, Perugia, Roma-San Pietro e Roma-Centro.

Da Ufficiale Superiore ha ricoperto gli incarichi di Capo Sezione e di Capo Ufficio Pubbliche Relazioni del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, di Comandante Provinciale di Pisa, di Capo di Stato Maggiore della Regione Carabinieri Campania, di Comandante Provinciale di Torino e, infine, di Capo del I Reparto del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri.

Da Ufficiale Generale è stato Comandante della Regione Carabinieri Toscana in Firenze, Capo Ufficio Legislativo del Ministero della Difesa, Comandante Unità Mobili e Specializzate Carabinieri “Palidoro” e Comandante Interregionale Carabinieri “Podgora” in Roma, nonchè Presidente della Commissione di Valutazione per l’Avanzamento del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. È stato Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri  dall’8 luglio 2013 al 23 giugno 2014 e, per ultimo, Capo di Gabinetto del Ministro della  Difesa.

Nel corso della carriera gli sono stati conferiti 3 encomi solenni e un elogio. È stato insignito di: Medaglia Mauriziana al merito di dieci lustri di servizio militare, Croce d’oro con stelletta per anzianità di servizio militare, Medaglia d’oro al merito di lungo comando di Reparto, Cavaliere  di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Medaglie NATO per le operazioni relative alla ex Yugoslavia e al Kosovo, Medaglia d’Oro al Merito della Croce Rossa Italiana. È, infine, destinatario dell’Insegna d’Onore di appartenenza agli Uffici di diretta collaborazione del Ministro della Difesa.

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