Ricordati ieri a Lariano la M.O.M.C. Carabiniere Antonino Fleres, fucilato dai tedeschi, ed a Roma l’appuntato di P.S. Francesco Evangelista, assassinato dai terroristi

Ricordati ieri a Lariano la M.O.M.C. Carabiniere Antonino Fleres, fucilato dai tedeschi, ed a Roma l’appuntato di P.S. Francesco Evangelista, assassinato dai terroristi

Roma, 29 maggio – Giornata di commemorazione ieri per le Forze dell’Ordine.

A Lariano, nel 71° anniversario della fucilazione del Carabiniere Antonino Fleres, nella sala consiliare, si è svolto un  convegno dal titolo “Antonino Fleres: un giovane eroe di ieri come esempio di rispetto dei valori e degli ideali di libertà e democrazia” a cui hanno partecipato numerose persone.

Successivamente,  con una cerimonia pubblica in piazza Martiri della Libertà dove è posizionata la stele, è stato ricordato il sacrificio del Carabiniere Antonino Fleres, Medaglia d’Oro al Merito Civile, fucilato dai tedeschi.

Erano presenti Salvatore Fleres, fratello di Antonino, unitamente alla moglie e due nipoti, il Comandante della Legione Carabinieri “Lazio” Generale di Divisione Angelo Agovino, il Sindaco di Lariano, Dott. Maurizio Caliciotti, Autorità civili e militari, associazioni e numerosi studenti dell’Istituto Scolastico Comprensivo di Lariano. A rendere gli onori militari un picchetto di Carabinieri in grande uniforme speciale ed il cappellano militare Don Mauro Amato, che ha  benedetto la stele.

Nel corso della cerimonia alcuni alunni hanno letto riflessioni e pensieri sulla figura del giovane eroe che ha sacrificato la propria vita per la patria.

Il Carabiniere 19enne originario di Borgetto, in provincia di Palermo, mentre era in servizio presso la Stazione di Lariano, nel 1944 venne fucilato dai soldati tedeschi per non aver voluto rivelare informazioni di cui era a conoscenza. Per tale atto di eroismo è stata riconosciuta dal Presidente della Repubblica la Medaglia d’Oro al Merito Civile con la seguente motivazione: 

“In servizio presso la Stazione Carabinieri di Lariano, nel corso dell’ultimo conflitto mondiale, si metteva a disposizione di una pattuglia americana in qualità di guida. A seguito di un violento combattimento, veniva catturato dai soldati tedeschi e barbaramente fucilato per essersi rifiutato di fornire informazioni sulla posizione delle forze alleate.
Preclaro esempio di amor patrio e spirito di servizio, spinti sino all’estremo sacrificio di vita.”
Loc. Colle fiorentino – lariano (roma), 29 maggio 1944.

 

A Roma, è stato ricordato, nel 35° anniversario della sua uccisione, l’Appuntato di P.S. Francesco Evangelista.

Dopo la consueta annuale commemorazione all’interno del Commissariato “Porta Pia” dove Evangelista prestava servizio, i famigliari del grande Serpico, che per la mia pregressa attività conoscevo personalmente, le Autorità civili e militari ed il Questore di Roma Nicolò D’Angelo si sono spostati a Corso Trieste di fronte al Liceo “Giulio Cesare” ove Franco Evangelista venne ucciso dai Nar. Qui, il comune di Roma gli ha dedicato il giardino, con lo scoprimento della targa ricordo.

Il 28 maggio 1980, Evangelista con due colleghi del Commissariato Porta Pia, era in servizio di vigilanza di fronte al Liceo “Giulio Cesare” una scuola difficile perchè da anni avvenivano scontri tra studenti delle opposte fazioni politiche. Quel mattino, alle ore 8,10 quattro terroristi dei NAR raggiunsero il Liceo con l’intenzione di disarmare i tre agenti e di schiaffeggiarli, per “ridicolizzare la militarizzazione del territorio”. I poliziotti si accorsero della loro presenza e cercarono di reagire, ma i terroristi aprirono immediatamente il fuoco. Franco Evangelista,  raggiunto da sette proiettili, morì lasciando la moglie e i due figli. I due agenti che erano con lui rimasero feriti gravemente.

Evangelista si era arruolato in Polizia nel 1962 ed aveva prestato servizio al Reparto a Cavallo, alla Scuola Allievi Sottufficiali di Nettuno e alle Volanti. Esperto di arti marziali, aveva effettuato centinaia di arresti.

Le indagini consentirono di identificare gli autori dell’omicidio. Il capo del commando venne ferito ed arrestato nel 1981 a Padova dopo un conflitto a fuoco mentre la sua compagna e complice,  venne arrestata nel marzo 1982. Un terzo componente del commando si suicidò nel maggio 1982.

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