Meno conosciuta, ma non per questo meno importante, è la sua attività filantropica. Nel 2001, infatti, Rita Levi-Montalcini crea la Fondazione Rita-Levi Montalcini Onlus con lo scopo di fornire istruzione, scolarizzazione e formazione professionale alle giovani donne africane.
In un continente come l’Africa, dove sette persone su dieci sono analfabete (ed in alcuni paesi quasi nove su dieci) il diritto all’istruzione è troppo spesso non garantito alla popolazione a causa della forte indigenza e dell’instabilità politica delle nazioni.
A questi dati, di per sé già preoccupanti, si va ad aggiungere quello ancor più pesante dell’analfabetismo femminile: per le bambine infatti andare a scuola è ancora più difficile, poiché esse sono relegate da pregiudizi di genere a ruoli all’interno delle mura di casa.
Per questo motivo la Fondazione Rita Levi-Montalcini si batte per favorire l’istruzione e la formazione professionale di bambine e giovani donne africane, per garantire loro un futuro migliore, ma anche per contribuire alla possibilità di un reale progresso socio-economico delle loro comunità e nazioni.
Creare possibilità di istruzione significa porre il seme per la crescita di competenze tecniche e per l’avvio di attività che sono risorse imprescindibili per la crescita economica di un paese. Non è infatti un caso che i paesi con le condizioni di indigenza più gravi siano sempre anche quelli con il tasso di analfabetismo più alto.
La Fondazione Rita Levi-Montalcini promuove dunque nel territorio africano progetti umanitari volti alla formazione scolastica e professionale delle popolazioni locali, anche attraverso il recupero e il re-inserimento in società per le situazioni più difficili come nel caso dei bambini di strada o degli ex bambini soldato.
Ad esempio in Senegal, a Mbour, la Fondazione sta portando avanti un progetto per l’istruzione e l’alfabetizzazione di 70 bambine e adolescenti che per motivi economici non hanno potuto frequentare la scuola o hanno dovuto lasciarla prematuramente. Gli studi comprendono corsi in lingua francese, per favorire in un secondo momento le loro chance professionali, ma anche corsi di nozioni sanitarie per la prevenzione della mortalità infantile e della contrazione di malattie infettive quali l’AIDS.
In Malawi invece la Onlus porta avanti un progetto per la formazione professionale di 100 donne volto alla creazione di almeno 100 microimprese femminili che saranno supportate nel processo di accesso al credito. La creazione di tale imprese non è importante solo per donare a queste donne la possibilità di un futuro migliore e di una reale emancipazione, ma anche per stimolare il tessuto sociale ed economico del loro paese.
Per conoscere tutti i progetti della fondazione Rita Levi-Montalcini è possibile visitare il sito www.ritalevimontalcini.org . Per sostenre l’operato della Onlus è inoltre possibile donare il 5×1000 alla Fondazione Rita Levi-Montalcini in sede di dichiarazione dei redditi. Questa donazione non comporta alcuna spesa aggiuntiva per il contribuente in quanto è lo Stato che rinuncia a una parte dell’imposta Irpef che può essere devoluta a organizzazioni di beneficienza e no profit.