150 anni da Firenze Capitale. Durante le celebrazioni, consegnata al maresciallo Giuseppe Giangrande l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica

Firenze, 150 anni dall’insediamento, il 18 novembre 1865, della IX Legislatura della Camera dei deputati del Regno d’Italia, con Firenze nuova capitale. Nella cerimonia di celebrazione della storica data per l’Italia e per Firenze, nel Salone dei Cinquecento, il presidente Sergio Mattarella ha ribadito la ferma volontà di fronteggiare ogni intimidazione terroristica,  mostrando determinazione e fiducia nella nostra civiltà, anche ricordando Giorgio La Pira, sindaco legato alla storia di Firenze,  ed i suoi incontri nel Mediterraneo.
Presenti il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, il sindaco di Firenze, Dario Nardella, il prefetto di Firenze, Alessio Giuffrida, il ministro delle Riforme costituzionali, Maria Elena Boschi, l’arcivescovo di Firenze, Monsignor Giuseppe Betori, il rabbino capo,
Juseph Levi, con la partecipazione degli attori Stefano Accorsi e Laura Morante che hanno letto il discorso di Vittorio Emanuele II e le dichiarazioni dei principali deputati, con l”Orchestra Filarmonica Gioacchino Rossini. 

Il presidente Mattarella, in tale occasione a Palazzo Vecchio, esprimendo la grata vicinanza della popolazione ai silenziosi, quotidiani difensori dell’ordine pubblico, nella tutela dei cittadini e delle istituzioni, ha consegnato, alla presenza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Tullio del Sette, l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica Italiana al Maresciallo Giuseppe Giangrande, dell’Arma dei Carabinieri, ferito in servizio, ai limiti della vita, durante il giuramento del governo Letta, il 28 aprile 2013,.
Il Maresciallo Giangrande ha manifestato il proprio personale apprezzamento al Capo dello Stato “E’ davvero un ottimo presidente della Repubblica” mentre  il  Presidente Mattarella ha sottolineato  “Grazie di tutto. Sono contento di incontrare Lei. Voglio ringraziarla e dirLe che tutti gli italiani l’abbracciano”.

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