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Una gita a … Ciociaria da scoprire

ciociariaSpesso sottovalutata e poco reclamizzata rispetto ad altre parti d’Italia, considerate turisticamente più nobili e attraenti, la Ciociaria oggi offre a chi le si avvicina mille e uno spunti di visita.
Roma, 13 aprile – “Grande e solenne Paese, che circonda, con solitaria irradiazione di memorie, la divina Roma”. Con queste parole Giosuè Carducci descriveva la Ciociaria, una terra che si snoda tra castelli, borghi medioevali, santuari e siti archeologici tra la Capitale e Napoli.
C’è la Ciociaria religiosa, quella dei santuari di Montecassino, Trisulti, Casamari, Valvisciolo e delle opere di S.Benedetto, S.Tommaso D’Aquino e S.Domenico. C’è la Ciociariapre-romana, che racconta la storia delle lotte tra Ernici e Volsci per accaparrarsi un territorio fertilissimo attraverso la costruzione delle città dei Ciclopi (Alatri, Anagni, Arpino, Atina, Ferentino e Veroli), così conosciute per le mura poligonali che le circondano. C’è la Ciociaria archeologica, fatta di rovine, strade romane, anfiteatri, archi e musei, dove si possono rivivere i tempi di Cicerone l’Arpinate, uno dei figli illustri di queste terre. C’è, poi, la Ciociaria dei castelli medioevali, che raccontano la storia delle lotte per le investiture papali, quella dello Stato Pontificio e delle famiglie nobili che lo caratterizzarono: il Castello di Aquino, residenza della famiglia da cui nacque S.Tommaso; la Rocca di Alvito; il Castello di Fumone, posto alla sommità del colle su cui sorge uno dei borghi medioevali meglio conservati d’Italia e dove fu imprigionato e morì Celestino V; il Castello di Isola Liri, splendidamente inserito nel parco del fiume omonimo che qui, con un salto di 29 metri, dà vita ad una delle cascate più suggestive del Lazio. E poi il Castello di Monte S.Giovanni Campano, quello di Piglio e quelli di Torre Caietani e Trevi nel Lazio. Quanta storia è passata tra quelle mura!  
Da non dimenticare, poi, la Ciociaria naturalistica, che ci svela un mondo di fiumi, laghi, cascate e grotte (Collepardo e Pastena) tutto da scoprire e godere, sul quale, inevitabilmente, si innestano le attività sportive all’aria aperta e le Terme (di Fiuggi, di Pompeo a Ferentino e Varroniane a Cassino), dove tutt’oggi è possibile rigenerare il corpo e la mente.
Infine, ma non ultima nella lista, c’è la Ciociaria dei sapori genuini e di una cucina che ha saputo tramandarci inalterate le ricette dei nonni e tanti piatti tipici tutti da gustare. Insomma, Ciociaria da scoprire.
E che la visita abbia inizio.    

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