Tematiche etico-sociali

Sui sentieri della Grande Guerra

Nel centenario dell’entrata dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale (24 maggio 1915) si potrà fare una suggestiva passeggiata, emozionante e simbolica, lungo il “sentiero della pace”, che attraversa i bellissimi paesaggi del Trentino Alto-Adige per 520 chilometri.

Roma, 23 maggio – Cento anni fa, dal gran quartiere generale, trincee di monte zebiol Re d’Italia Vittorio Emanuele si rivolgeva alle truppe combattenti annunciando ufficialmente che l’Italia entrava in guerra contro l’Austria-Ungheria e per la gente degli altopiani trentini, soprattutto quelli di Folgaria, Lavarone e Luserna, la guerra scoppiava letteralmente sotto casa. Oggi, cent’anni dopo, dal 22 maggio al 2 giugno, in tutta la regione si ricordano quei tragici eventi con numerose manifestazioni, conferenze, proiezioni di film, spettacoli teatrali e visite guidate ai principali luoghi travolti dalla guerra.

Tra le tante occasioni per ricordare e omaggiare il centenario c’è una suggestiva passeggiata, emozionante e simbolica, lungo il “sentiero della pace”, che attraversa i bellissimi paesaggi della regione trentina per 520 chilometri.

Un percorso che si snoda accanto ai simboli di quelle lontane battaglie come le vie ferrate, i resti di fortificazioni, le trincee e i passaggi militari e che, oltre alla bellezza e alla serenità della natura, ci fa ancora percepire la tragicità di quei giorni e le eroiche resistenze dei soldati.

Il sentiero, creato ad hoc per le celebrazioni della Grande Guerra, parte da Passo del Tonale e giunge con sette tappe e piccoli tracciati alla Marmolada attraverso paesaggi molto diversi tra loro, che vanno dalle nevi perenni dei ghiacciai a quello mite e tranquillo del lago di Garda.

Il “sentiero della pace” può essere percorso a piedi o in bicicletta, meglio in mountain bike, soltanto per alcuni, brevi tratti scelti in base alle esigenze di ogni escursionista: ci sono gli itinerari naturalistici perfetti per passeggiare in mezzo alla natura; i tracciati di interesse storico e culturale con visite ai musei, agli eremi e alle vecchie trincee; i percorsi spirituali e quelli più impegnativi per alpinisti esperti.

Una colomba bianca sul legno o gialla sulla pietra è il simbolo scelto per segnalare le aree di maggior interesse lungo il percorso. Se poi si deciderà di percorrere i tracciati più lunghi, che durano due, tre, sei o sette giorni, si potrà dormire nei rifugi e mangiare nelle malghe più belle.

Un modo bello e sereno per ricordare tutti i caduti di quella che è stata la prima, grande, tragedia dell’umanità moderna, che verrà anche ricordata dal campionato di Serie A, che in questo fine settimana scenderanno in campo con una maglietta celebrativa e osserveranno un minuto di silenzio prima delle partite in omaggio proprio alla memoria dei caduti. 

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