Per gli esperti, nel 2100 sarà ridotto dell’80%
Roma, 22 agosto – Il ghiacciaio dei Forni, il più grande dell’alta Valtellina e che oggi misura una superficie di 11,36 chilometri quadrati, è stato oggetto di uno studio simulato con “diversi scenari potenziali di precipitazione e temperatura fino a fine secolo” con il risultato che “La potenziale evoluzione del ghiacciaio dei Forni porta a stimare per il 2100 ad una riduzione di oltre l’80% del volume glaciale valutato nel 2007” effetto che “impatterà sicuramente sulla disponibilità idrica estiva derivante dalla fusione glaciale e se ne dovrà tenere conto nei diversi scenari evolutivi, non solo ambientali, ma anche socio economici che vedono nel più grande ghiacciaio vallivo italiano una risorsa importante, non solo dal punto di vista idrico ed energetico ma anche paesaggistico, turistico e ambientale”.
L’esito dello studio, è stato pubblicato sulla rivista dell’Associazione Interregionale Neve e Valanghe “suggerisce una rapida involuzione della risorsa glaciale alpina che potrebbe portare alla fine di questo secolo alla quasi totale scomparsa di molti apparati glaciali”.
Speriamo che le autorità preposte, sappiano ben vagliare tali allarmi!