Nell’ Avvento, il tempo che precede il Natale, l’Evangelista Luca riprendendo dal profeta Isaia (Vecchio Testamento), ci presenta Il Precursore, ossia Giovanni Battista, e ci invita alla gioia, perché il Battista è come un messaggero che annunzia il Re, ossia Gesù..
… Quando Elisabetta, sposa di Zaccaria e madre di Giovanni Battista, fu al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazareth, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole Ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Egli sarà grande e Dio, l’Onnipotente, lo chiamerà suo Figlio. Il Signore lo farà re, lo porrà sul trono di Davide suo padre ed Egli regnerà per sempre sul popolo di Israele. Il suo regno non finirà mai. (Luca 1, 26 – 33) ».… Lo Spirito Santo discenderà su di Te, su di Te stenderà la sua ombra la potenza dell’ Altissimo”,,,, (Luca 1,35)
Sono queste le parole, pronunciate dall’Angelo a Maria, che annunciano il mistero dell’Incarnazione, il grande evento della storia della salvezza.
L’Incarnazione del Verbo resta l’evento e la verità di fede cristiana fondamentale che in certo senso include tutte le altre: costituisce l’evento decisivo col quale Dio, l’Eterno, il Creatore infinito e trascendente ha varcato la soglia della differenza qualitativa con la creatura e si è unito ad essa inserendosi nella sua vita, nella sua storia. L’evento attraverso cui “il Lontano si è fatto vicino”, all’uomo e al mondo è stata data una garanzia di significato, di dignità, di valore incondizionati.
I protagonisti di questo mistero sono da una parte le tre Persone della SS. Trinità e dall’altra una giovanissima donna, Maria, che rappresenta l’umanità con cui Dio desidera dialogare e stabilire una comunione di amore.
Maria, nel silenzio ed in meditazione, si rende Figlia obbediente e disponibile al disegno del Padre, accoglie il Figlio come Madre, collaborando con lo Spirito Santo come sua Sposa e Alleata fedele.
Il mistero dell’Incarnazione, di cui facciamo memoria già nella novena di Natale, oltrepassa la nostra capacità di comprensione e la stessa attesa di salvezza dell’uomo. Il modo scelto da Dio per farsi presente e vicino agli uomini è una risposta all’anelito umano alla salvezza e alla rivelazione, che possono essere intese anche come compimento e accoglienza del significato della vita stessa.
In questo periodo di Avvento, Maria, la “piena di grazia”, ci invita ad ascoltare la voce di Dio che parla nel silenzio.
Pensiero sul Natale
È Natale ogni volta che ad un fratello gli tendi la mano
È Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l’altro
È Natale ogni volta che non accetti quei princìpi che relegano gli oppressi ai margini della società.
È Natale ogni volta che speri con quelli che disperano nella povertà fisica e spirituale.
È Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza.
È Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri.
Madre Teresa di Calcutta