Kids for Cash
dalla nostra corrispondente da Los Angeles Maristella Santambrogio
All’Arclight di Los Angeles è stato presentato il film- documentario “Kids for Cash” diretto da Robert May. La vera storia di uno scandalo avvenuto in concomitanza alla sparatoria in Columbine, una piccola cittadina in Luzerne County. In Pensylvania l’elezione di un giudice carismatico, deciso a mettere in riga i giovani, ha portato, sotto il suo regno, all’incarcerazione di 3.000 persone tra ragazzi e ragazze. Strappati alle loro famiglie , incolpati di reati minori, sono rimasti incarcerati per lunghissimo tempo, molti di loro in età dai 12, 13, 14 anni. Tra questi il figlio di Dandy Fonzo, attivatosi contro le ingiustizie del Giudice, si è suicidato a 23 anni.
Il giudice Mark Ciavarella e il giudice Michael Conahan sono stati accusati d’aver accettato denaro dal costruttore di due penitenziari giovanili in cambio di sentenze d’incarcerazioni nei confronti di giovani per riempire i nuovi centri. Il film rivela la sofferenza delle vittime, dei parenti che hanno potuto riavere i propri figli dopo una battaglia strenuante.
Alla prima di “Kids for Cash” hanno partecipato: il regista Robert May, Julio Acosta, Elizabeth Calvin, David Muhammad, il Giudice Michael Nash, Robert Schwartz direttore esecutivo di un Juvenile Law Center che dopo la presentazione sono stati interpellati ad esprimere I loro giudizi riguardo alle incarcerazioni giovanili.
Robert May ha spiegato quanto sia cambiato il suo modo di giudicare i giovani dopo aver girato il documentario “Kids for Cash” . In quattro anni, tanto sono durate le riprese, ha intervistato famiglie e vittime dell’abuso d’incarcerazione e si augura che il suo lavoro possa essere d’aiuto a sviluppare leggi positive per il recupero giovanile.
Julio Acosta, oggi voce attiva per ridurre le incarcerazioni giovanili modificandole in alternative, più costruttive per un giovane. Acosta ha vissuto direttamente l’incarcerazione ed è riuscito a recuperarsi e laurearsi in Magn cum Laude. Ha parlato della sua esperienza di detenzione nelle peggiori carceri spiegando che molti giovani che entravano senza tattoos dopo qualche anno ne erano pieni e la prigione li aveva anche incattiviti.
David Muhammad direttore esecutivo contro l’Anti-Recidivism Coalition è leader nel campo della giustizia criminale, prevenzione nella violenza e sostenitore dell’aiuto positivo verso I giovani. I suoi titoli sono una lunga lista, espressione dell’ impegno nei confronti di leggi d’incarcerazione giovanile con risultati non produttivi in relazione ai capitali investiti e del suo biasimo rispetto agli 88.000 mila dollari, costo di un giovane annuo incarcerato, rispetto ai 10.000 impiegati dallo Stato nell’educazione scolastica di uno studente. Con investimenti in sistemi formativi alternativi si avrebbero risultati migliori ed efficaci nel recupero dei giovani incarcerati. L’America ha il numero maggiore d’incarcerazioni giovanili nel mondo.
Nash e Schwartz hanno sostenuto con le loro esperienze dirette nel campo della delinquenza giovanile, il bisogno di una collaborazione positiva tra enti di formazione per il recupero di tanti giovani a cui è mancato un sostegno famigliare nell’educazione personale e sociale.
Sotto: galleria fotografica
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