Tematiche etico-sociali
LA NUOVA SEDE DEI CARABINIERI DI AOSTA INTITOLATA AL T.COL. ALESSI
Aosta, caserma sede del Comando Carabinieri intitolata al Ten. Col. CC.RR. Edoardo Alessi M.A.V.M.
Il 25 settembre 2010, ad Aosta, in via Clavalitè 12 alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Difesa On. Guido Crosetto, del Presidente della Giunta Regionale On. Augusto Rollandin, del Comandante Interregionale Carabinieri Pastrengo Gen. C.A. Carlo Gualdi, dei parlamentari valdostani Sen. Antonio Fosson e On. Roberto Nicco, di sua Eccellenza il Vescovo Giuseppe Anfossi, del Gen. D. Vincenzo Giuliani, comandante della Regione cc Piemonte e Valle dAosta ed altre autorità civili, militari e religiose, è stata inaugurata la nuova caserma dellArma dei Carabinieri di Aosta, intitolata al Tenente Col. Edoardo Alessi, Medaglia dArgento al Valor Militare.
Fulgida, avventurosa ed eroica la carriera militare di Edoardo Alessi iniziata a 18 anni il 12.6.1915 quale volontario nellEsercito Italiano (dopo soli 19 giorni dallentrata in guerra dellItalia) ed interrotta tragicamente allalba della Liberazione, il 26 aprile 1945 a soli 48 anni.
Edoardo Alessi ha combattuto sul fronte Italo-Austriaco nella I G.M durante la quale ottiene una Medaglia di Bronzo al Valor Militare in combattimento; nel 1920 transita nellArma dei CC.RR.; dal 1936 al 1938 partecipa alla campagna in Africa Orientale; allingresso dellItalia nella II G.M. è a Genova, Comandante del Gruppo Esterno; nel 1940 gli viene affidato il comando del neo costituito I° Battaglione Paracadutisti dei Reali Carabinieri.
Inviato in Africa, riceve personalmente dal Gen. Rommel lordine di attestarsi presso uno strategico bivio per consentire la ritirata delle divisioni Trieste, Ariete, Pavia, Trento e Bologna.
Il sacrificio del suo Reparto (al termine delle continue incursioni inglesi si conteranno 282 dispersi su 326 effettivi) consentì la salvezza di migliaia di soldati e decorò la Bandiera dellArma con una di quelle 5 medaglie dArgento al Valor Militare che oggi sfilano nelle celebrazioni.
Quellimpresa rappresenta anche la prima pagina eroica del Paracadutismo Militare Italiano.
Ma la missione del patriota Alessi non ebbe soste, dal 1942 gli venne affidato il Comando del Gruppo Territoriale CC.RR. di Sondrio.
L8 settembre rimase al suo posto per la salvaguardia della cittadinanza, dellOO.PP. e del patrimonio industriale. Provvide a fare espatriare nella vicina Svizzera i perseguitati del Regime quali Ebrei, militari italiani sbandati ed alleati. Tale condotta gli procurò una condanna a 30 anni da parte del Tribunale fascista di Sondrio che lo costrinse ad espatriare in Svizzera.
L8 settembre rimase al suo posto per la salvaguardia della cittadinanza, dellOO.PP. e del patrimonio industriale. Provvide a fare espatriare nella vicina Svizzera i perseguitati del Regime quali Ebrei, militari italiani sbandati ed alleati. Tale condotta gli procurò una condanna a 30 anni da parte del Tribunale fascista di Sondrio che lo costrinse ad espatriare in Svizzera.
Il 5.2.1945 rientrò in Valtellina ed assunse il Comando della I Divisione Alpina Valtellina Volontari della Libertà, coalizzando tulle le varie formazioni partigiane di diversa estrazione politica nel comune obiettivo della lotta al nazifascismo.
In tale incarico, allalba della Liberazione, il 26 aprile 1945, perderà la vita unitamente al fedele aiutante Adriano Cometti, Tenente dellAeronautica, sacrificio per il quale venne decorato con medaglia dArgento al Valor Militare.
A 65 anni dalla morte, lArma dei Carabinieri, la Regione Valle dAosta e la città dAosta dedicano la struttura, occupata dagli uomini che hanno lonore di vestire la sua stessa uniforme, ad Edoardo Alessi, patriota silenzioso
Madrina della manifestazione è stata la Sig. Marina Fresia, figlioccia delleroico ufficiale, che dopo aver tagliato il nastro ha scoperto una lapide dedicata alleroico carabiniere, posta allingresso dello stabile.
Toccanti gli interventi del Sottosegretario di Stato alla Difesa On. Crosetto che ha sottolineato il ruolo degli uomini dellArma per lItalia e quello del Ten. Col. Guido Di Vita, comandante del Gruppo di Aosta, che ha lumeggiato la figura del comandante Alessi.
Interventi culminati con il commovente silenzio fuori ordinanza suonato dal trombettiere della Banda del Battaglione Carabinieri Lombardia intervenuta per loccasione.
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