(Sele esondato – ANSA/ LUIGI PEPE)
Roma, 31 gennaio, ore 17,52 – (ansa) Le precipitazioni, anche a carattere temporalesco, continueranno a colpire diverse regioni italiane, in particolare quelle del centro-sud, a causa della vasta depressione atlantica attualmente posizionata su gran parte dell’Europa. Oltre a piogge e temporali, l’arrivo di aria più fredda, che interesserà anche le regioni meridionali, favorirà nevicate a quote collinari sul Friuli Venezia Giulia, sulle regioni centrali e sullaSardegna. Lo fa sapere il Dipartimento della Protezione Civile che d’intesa con le Regioni coinvolte – “alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati” – ha emesso sulla base delle previsioni disponibili un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende quelli diffusi nei giorni scorsi. I fenomeni meteo potrebbero determinare delle “criticità idrogeologiche e idrauliche”; da questo punto di vista l’allarme principale riguarda la Basilicata, dove per oggi e domani la criticità è “rossa” su buona parte della regione e “arancione” sulla restante.
In particolare, l’avviso prevede, dal tardo pomeriggio di oggi, sabato 31 gennaio, il persistere di precipitazioni, anche a carattere di rovescio o temporale, sul Lazio, nonché, dai quadranti occidentali, l’arrivo di venti di burrasca, con raffiche di burrasca forte, prima su Sardegna, Sicilia e Calabria, poi anche su Basilicata, Campania e Puglia, venti che potrebbero causare mareggiate lungo le coste esposte. Inoltre, dalle prime ore di domani, domenica primo febbraio, si prevedono nevicate fino ai 300-500 metri – ma localmente anche a quote più basse – su Friuli Venezia Giulia, Toscana, Umbria, Abruzzo, Molise, Lazio e Sardegna, con apporti al suolo da deboli a moderati. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per oggi e domani criticità rossa per rischio idrogeologico localizzato su buona parte della Basilicata e arancione per rischio idraulico sulla parte restante della regione, oltre che sulle zone del basso Ofanto in Puglia. Ancora criticità arancione, ma per rischio idrogeologico, è stata valutata per oggi sui bacini interni di Abruzzo, su gran parte della Campania tirrenica, su quasi tutto il territorio calabrese e su molte zone della Sardegna occidentale.
Per la giornata di domani, invece, criticità arancione è indicata sempre sui bacini interni abruzzesi, su gran parte della Campania tirrenica e su quasi tutta la Calabria. Infine, sempre per domani, è stata valutata criticità gialla sul Friuli orientale e su quasi tutti i settori centro-meridionali dell’Italia, dalla Toscana alla Calabria, comprese le due isole maggiori. Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it), insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo. Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione.
Esonda il Sele, evacuate decine di persone in provincia di Salerno. Il fiume, che attraversa l’omonima piana, è tracimato in più punti nelle località “Brecciale”, “Trentalone” e Via della Riforma”, nel Comune di Capaccio Paestum, allagando numerose abitazioni e alcune aziende bufaline. Nella tarda serata di ieri sono state evacuate una decina di famiglie, mentre numerose altre hanno deciso di lasciare le case preoccupate per l’innalzamento del livello del fiume. Sul posto lavorano ininterrottamente il personale del Nucleo di Protezione Civile del Comune di Capaccio Paestum, volontari e gli uomini della Croce Rossa, oltre ai vigili del Fuoco, carabinieri, polizia municipale e gli operai del Consorzio di Bonifica di Paestum. L’area interessata dall’esondazione era già finita sott’acqua nel 2010 e lo scorso anno. Anche allora, numerose famiglie erano state evacuate mentre si contarono danni incalcolabili alle colture e negli allevamenti zootecnici.
Sono almeno 200 le abitazioni in cui si sono verificati allagamenti nel Comune di Capaccio Paestum (Salerno) a causa della esondazione del fiume Sele. L’acqua, che ha rotto gli argini in numerosi punti nella serata di ieri, durante la notte ha invaso campagne e allevamenti bufalini, sommergendo scantinati e piani terra di numerose abitazioni. Le aree più colpite sono quelle in località “Brecciale” e nella frazione di Gromola, dove in nottata l’acqua ha travolto numerose aziende ortofrutticole e zootecniche, costringendo decine di famiglie a salire ai piani alti delle case. Finora si contano solo una decina di persone evacuate, questo soprattutto a causa della resistenza delle famiglie coinvolte a lasciare le case, anche per timore di episodi di sciacallaggio. Sul posto, impegnati nell’opera di soccorso dal pomeriggio di ieri, ci sono vigili del fuoco, carabinieri, polizia municipale, uomini della protezione civile del Comune di Capaccio Paestum e operai del consorzio di Bonifica. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Italo Voza, ha annunciato questa mattina l’avvio delle procedure per la richiesta di stato di calamità naturale
Scuole chiuse e strade allagate nel Salernitano – Scuole chiuse e strade allagate questa mattina in numerosi comuni del Vallo di Diano e del Golfo di Policastro, a sud di Salerno, a causa delle abbondati precipitazioni piovose delle ultime dodici ore. Nel Golfo di Policastro, a causa della pioggia e di forti raffiche di vento, risultano scoperchiati numerosi tetti di abitazioni a Sapri e a Vibonati. A Policastro, poi, i vigili del fuoco sono dovuti intervenire più volte la notte scorsa per allagamenti di scantinati: si è resa necessaria l’evacuazione di alcune famiglie le cui abitazioni a pian terreno sono state invase dall’acqua. Nel Vallo di Diano, da ieri mattina, sono interdette al traffico veicolare diverse arterie stradali. Il fiume Tanagro ha tracimato tra Padula e Buonabitacolo, in contrada Tempa Molino. Tra i territori comunali di Atena Lucana e San Rufo, sul rettilineo di San Marzano, hanno rotto gli argini due torrenti con il conseguente allagamento di tutti i terreni circostanti. I vigili del Fuoco del distaccamento di Sala Consilina e di Policastro Bussentino hanno effettuato decine di interventi la notte scorsa. In tutta la provincia di Salerno, invece, sono stati 150 gli interventi attuati dai vigili del fuoco.
Collegamenti a singhiozzo nel golfo di Napoli – Collegamenti marittimi a singhiozzo questa mattina nel golfo di Napoli a causa di un forte vento ed un mare molto agitato forza 6-7. Al momento solo alcuni traghetti effettuano le corse. I mezzi veloci (aliscafi,catamarani e jet) sono fermi in banchina. Si prevede un peggioramento delle condizioni meteo.
Esonda Sele; sindaco, siamo stati lasciati soli – “Siamo stati lasciati soli”. È il commento del primo cittadino di Capaccio Paestum (Salerno), Italo Voza, impegnato in queste ore a fronteggiare l’esondazione del fiume Sele, tracimato in più punti a causa delle abbondanti piogge cadute nella giornata di ieri e che ha costretto numerose famiglie ad abbandonare le proprie abitazioni. “Solo alle 22 di ieri sera abbiamo avuto l’intervento di supporto di un nucleo di Vigili del Fuoco. È vergognoso – prosegue il primo cittadino del Comune salernitano – che le autorità ed gli organi competenti facciano poco o meglio niente per risolvere i problemi degli argini e dell’alveo del fiume. Dopo anni di totale immobilismo, ho voluto fortemente porre la questione Sele all’attenzione della Prefettura, della Regione e del Genio Civile con incontri e riunioni. Chiedo con forza che vengano finanziati dalla regione Campania i progetti presentati dai Consorzi di Bonifica di Sinistra e Destra Sele, superando le beghe della burocrazia e dei signori del “no” ad ogni costo, che frenano ogni iniziativa”. “La Giunta comunale – conclude Voza – adotterà immediatamente le misure per la dichiarazione dello stato di calamità e il ristoro dei danni. nonché la proposta di sospensione e proroga dei tributi comunali. Chiedo ai cittadini di sostenere la mia azione nei prossimi giorni con iniziative di protesta ferma e forte”.
Venezia: acqua alta a 96 cm, domani previsti 110 cm – È tornato il fenomeno dell’acqua alta a Venezia, con una quota di 96 cm sul medio mare in flessione rispetto alle previsioni che la stimavano sopra ai 100 cm. Si è trattato di un codice giallo, ovvero marea sostenuta, che ha interessato solo le parti molto basse della città come Piazza San Marco, intorno alle 8.30. Il Centro maree del Comune di Venezia annuncia, invece, per domani una previsione di 110 cm per le ore 9.15. Si tratterebbe di un codice arancio, ovvero marea molto sostenuta sul medio mare.
Roma: vento fa strage alberi,cade cipresso in centro – Un albero alto 12 metri è caduto nella notte in via Conversano, in zona Palmiro Togliatti a Roma, finendo su un palazzo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. A quanto riferito, non ci sono stati feriti nè danni strutturali. Sono stati 160 gli interventi effettuati ieri dai pompieri a causa del vento forte per alberi, cartelloni, tegole e vasi caduti in strada. Tra questi, nel tardo pomeriggio uno per un alto cipresso che è caduto al centro, in via delle Terme di Caracalla, sfiorando i passanti.