Roma, 21 febbraio 2020 – La rete di monitoraggio METEOMONT CARABINIERI ha rilevato che sull’arco alpino, durante i primi giorni della settimana, venti molto forti hanno favorito la ridistribuzione della neve recente, soprattutto in alta quota al di sopra del limite boschivo. Questa attività ha creato nuovi e irregolari accumuli di neve ventata e ha ulteriormente levigato le preesistenti croste superficiali lisce e ghiacciate, soprattutto sui pendii sopravvento.
Sulle Alpi nord-occidentali e centrali il grado di pericolo valanghe sarà MODERATO 2, mentre sui restanti settori alpini e prealpini rimarrà stazionario a DEBOLE 1. Prestare attenzione nella giornata di domenica per un marcato rialzo delle temperature, che potrà provocare localmente un aumento del grado di pericolo nelle ore centrali della giornata. Su tutta la dorsale appenninica il grado di pericolo valanghe è in generale DEBOLE 1.
Localmente sarà ancora possibile una residuale attività valanghiva provocata, generalmente con situazioni legate al forte sovraccarico (due o più sciatori o snowboarder che non rispettano la distanza di sicurezza, mezzo battipista) sui pendii ripidi (pendenza maggiore di 30 gradi). Il manto nevoso si presenta in generale da moderato a ben consolidato. Il previsto rialzo termico per la giornata di domenica potrà comportare un incremento dell’attività valanghiva spontanea per distacchi di neve umida o bagnata, soprattutto sui versanti esposti al sole e su quelli molto ripidi non ancora scaricatisi. Si consiglia di pianificare con attenzione le attività in ambiente innevato, evitando le ore centrali della giornata. La presenza di significative croste superficiali di neve ventata o ghiacciate, spesso lisce e scivolose, richiedono un’adeguata attrezzatura tecnica e una buona capacità di valutazione nell’attraversamento del singolo pendio, soprattutto nelle prime ore della mattina.
Sulla dorsale appenninica la neve è presente solo in alta quota e con minimi spessori. Il manto nevoso risulta ben consolidato e stabile tuttavia, situazioni di pericolo sono rappresentate, come sull’arco alpino, dalla presenza di diffuse croste superficiali rese ulteriormente lisce e ghiacciate da ripetuti cicli di fusione e rigelo e dall’azione del vento e che ne ha ulteriormente levigato la superficie.
Per la localizzazione dettagliata del pericolo valanghe si rimanda alla consultazione dei bollettini di previsione neve e valanghe (pubblicati sul sito italiano www.meteomont.gov.it, sull’applicazione METEOMONT scaricabile sugli smartphone e sul sito europeo www.avalanches.org dell’EAWS – European Avalanches Warning Services).
METEOMONT CARABINIERI consiglia di leggere ed interpretare con attenzione i bollettini valanghe, che utilizzano termini e valutazioni che rappresentano standard europei ed internazionali, con l’ausilio delle relative “guide alla lettura”, anch’esse pubblicate. Preparare con attenzione le uscite, controllando sempre l’attrezzatura, le condizioni meteonivologiche in atto e previste, le pendenze e le caratteristiche del terreno lungo gli itinerari scelti, le condizioni psico-fisiche e tecniche dei partecipanti prima e durante la gita.