Tematiche etico-sociali

NATALE IN UN BAMBINO LA SPERANZA CRISTIANA

La speranza cristiana su cui poggia la nostra fede, nella realtà si rinnova ogni anno con il Natale:

festività nella quale si rievoca l’Incarnazione di Dio in terra, ossia la nascita fisica del Bambino di Betlemme, che con la sua vita e la sua morte, ha rivendicato di essere l’Emmanuel “il Dio con noi“, la luce della speranza, e che rende il Cristianesimo diverso da ogni altra religione monoteista, poiché Dio non ha mandato solo un profeta, ma si è incarnato lui stesso per venire in mezzo agli uomini.
Per giungere a comprendere anche il “mistero” del Natale all’interno della fede cristiana abbiamo bisogno anche di luci vicine, di MARIA la madre di Gesù, per noi stella della speranza, la speranza di Israele e l’attesa del mondo: Maria che con il suo “sì“ aprì a Dio stesso la porta del nostro mondo; Lei che diventò la vivente Arca dell’Alleanza, in cui Dio si fece carne e piantò la sua tenda in mezzo a noi ( Gv 1,14 ).
Maria ha dato alla luce il Figlio di Dio, Gesù, il quale non viene in mezzo a noi per metterci al sicuro in una roccaforte, ma per aprirci un cammino di conversione incessante. Un cammino di continua lotta per la conquista della vera pace, che consiste nello stabilire un rapporto di lealtà e di amore con Dio, con noi stessi, con gli uomini, con le cose.
Poche righe sopra abbiamo parlato di “mistero” del Natale, poiché la mente umana non è in grado di comprendere l’eternità, ed al riguardo desideriamo citare le parole del Divin Poeta:
 “Matto è chi spera che nostra ragione
 possa trascorrer l’infinita via
che tiene una sustanza in tre persone”
(Dante Alighieri, Divina Commedia, Purgatorio, Canto III, vv 34-36):
         Dio, infatti, scende fra noi e si fa TEMPO, per restare sempre con noi.
         Dio essere infinito, inafferrabile, incommensurabile si fa PICCOLO e si lascia racchiudere nel grembo di una donna, MARIA;
      -    Dio, il cui mistero trinitario è incontenibile ed oltre ogni nostra possibilità di conoscenza, si                  fa PAROLA, canto di speranza;
-   Il Dio lontano, creatore degli astri, L’Altissimo, il dominatore di tutte le galassie, abbassa i       cieli e discende sulla terra per sempre:L’EMMANUEL Dio con noi.
 
Come può allora il mondo essere aiutato dal Bambino di Betlemme? E’ questo il grande mistero cristiano, vale a dire il fatto che: “Dio è amore”, un amore che ci è stato rivelato per mezzo dell’Unigenito Figlio; il quale a sua volta ha anch’Egli bisogno di amore, dell’amore del Padre. Dio-Padre vede in quel Bambino in carne ed ossa tutta l’umanità e ci guarda attraverso il Bambino fattosi uomo.
Ogni giorno che nel mondo nasce un bambino si riempie di gioia il nostro cuore, perché con la nascita di ogni uomo, il mondo rinasce alla speranza. Ogni bimbo che nasce non rappresenta la sola ripetizione del “miracolo” della vita, per noi Cristiani rappresenta anche la riproposizione del “miracolo” e del “mistero” della nostra fede, e non possiamo o meglio, non potremmo fare a meno di vedere l’Emmanuel in ogni bimbo e in ogni uomo che incontriamo sul nostro cammino.
San Matteo Evangelista diceva appunto:
Colui che non accoglie il Regno di Dio come un bambino, non entrerà nel Regno dei cieli
   ( Mt 11,29).
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