Roma, 2 settembre 2019 – Dal “Mattino di Napoli – cronaca – “Un omaggio a un grande napoletano, un eroe che non può e non deve essere dimenticato. Un murales in omaggio a Salvo D’Acquisto, voluto dai Carabinieri e la III Municipalità, è stato realizzato nel quartiere Stella, accanto alla cinquecentesca chiesa di Santa Maria. Un doveroso ricordo da parte della città che diede i natali a questo Servo di Dio, Vice Brigadiere dell’Arma dei Carabinieri, insignito di Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria per essersi sacrificato il 23 settembre 1943 per salvare un gruppo di civili durante un rastrellamento delle truppe tedesche nel corso della seconda guerra mondiale. Salvo D’Acquisto nacque ad Antignano nel 1920 e frequentò gli studi al Vomero. Si arruolò giovanissimo nei Carabinieri. A 23 anni fu destinato alla stazione Carabinieri di Torrimpietra, vicino a Roma. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, un reparto di paracadutisti tedeschi fu investito dall’esplosione di una bomba a mano: due dei soldati morirono e altri due rimasero feriti.
I tedeschi minacciarono la rappresaglia se entro l’alba non fossero stati trovati i colpevoli. Inutile convincerli che si fosse trattato di un caso fortuito; furono così eseguiti dei rastrellamenti e catturate 22 persone scelte a caso fra gli abitanti della zona.
Essi furono costretti a scavare una grande fossa comune nelle vicinanze della Torre di Palidoro, quella che avrebbe dovuto accogliere i loro corpi in seguito alla loro fucilazione. Salvo, a quel punto, per salvare le loro vite, si autoaccusò del presunto attentato e fu fucilato, restando immortale per sempre.”
Su “Cronache del Sociale”, del 16 Luglio scorso, leggiamo l’articolo di Giuliana Covella sull’inaugurazione del murales…«Il murale dedicato a mio fratello sia esempio di speranza e monito per i giovani del Rione Sanità, dove sono stati sradicati clan grazie al processo di riqualificazione in atto tuttora, ma anche per i giovani degli altri quartieri di Napoli». Alessandro è il fratello di Salvo D’Acquisto e insieme ad altri familiari è intervenuto al taglio del nastro dell’opera di street art realizzata da Corrado La Mattina in Piazzetta Stella (alla presenza di alti Ufficiali dell’Arma, Autorità e rappresentanti dell’Amministrazione comunale..), che raffigura il Carabiniere ucciso dai nazisti durante la seconda guerra mondiale…Un gesto eroico che, oggi, si rinnova nel murale che gli è stato dedicato in Piazzetta Stella, dove ha sede la Compagnia dei carabinieri. «Ricordare qui mio fratello è significativo, oltre che per la presenza della Stazione dei carabinieri, perché qui c’è il cuore di Napoli, un rione come la Sanità che ha tanti problemi, atavici, ma sta rinascendo – dichiara Alessandro D’Acquisto – pur abitando al Vomero vengo spesso a prendere il caffè in un bar del quartiere, dove mi avevano detto che era stata fatta un’opera di street art dedicata a mio fratello. Per me è motivo di commozione, perché la figura di Salvo viene additata ai giovani per la speranza in un mondo migliore.
«Ho voluto raffigurare la grandezza del suo gesto che cresce sempre di più – spiega La Mattina, autore del murale – dal ritratto centrale in bianco e nero parte la sua silhouette, che simboleggia il gesto di protezione che lui fece nei confronti dei 22 civili che salvò. Quella stessa silhouette cresce a formare altre mani che rappresentano il numero di quei civili. Stessa cosa accade tra il volto e il suo ingrandimento sulla sinistra, dove ho voluto riprodurre l’uomo e poi il valore alla memoria con una figura che diventa più grande per proteggere gli altri».
Sin qui la significativa cerimonia …A conclusione, ricordiamo che l’Eroe della Patria riposa nella storica Chiesa di Santa Chiara… in pieno centro…
Ora qualche personale riflessione attingendo ai ricordi di una vita…Premetto che Salvo fu Allievo Sottufficiale alla Scuola Centrale CC.RR. di Firenze, nella Compagnia all’epoca comandata da mio Padre… sotto la foto di fine corso della IV Compagnia della Scuola…
Passiamo ad altro argomento… rimanendo nel quadro della recente manifestazione in Piazzetta della Stella nel quartiere Sanità… luogo sempre nel mio cuore di Camerata Veterano… La Compagnia di Napoli Stella, della quale tenni il difficile comando per tre anni (1982/85)…; avevo già un passato operativo per essere stato 5 anni al Nucleo Operativo di Roma Trastevere, meno di due anni al comando della gloriosa 2 Sezione del NRM di Roma..; 2 al comando della Compagnia di Gaeta..; 4 all’Antiterrorismo… di strada… del Ministero dell’Interno… Erano gli anni di piombo…Una nota privata, triste… Nell’alloggio di servizio della Compagnia Stella vissi il gran dolore della perdita della mia cara Mamma, Dora, venuta da Roma per la Pasqua… Era il sabato Santo del 1983…Mia moglie, Tullia Mariani, bravo Medico, nulla potè fare per un improvviso letale attacco cardiaco… Nella Chiesa a fianco della antica Caserma, con grate secentesche, ci furono le esequie… Basta con le tristezze personali, e di questo chiedo scusa ai miei 25 lettori… Dunque, quella Compagnia, oltremodo impegnativa… con giurisdizione sui quartieri più sensibili sotto il profilo della sicurezza pubblica, dalla Sanità a Forcella, passando per San Carlo all’Arena e Borgoloreto (con la Stazione Ferroviaria e l’attiguo Mercato della Duchesca), Secondigliano e il quartiere “167”, oggi denominato Scampia e reso noto dal film “GOMORRA“, per arrivare sino a San Pietro a Patierno. Quindi non posso non ricordare due valorosi Carabinieri che primeggiarono nella lotta alla camorra… In primis, il Brigadiere Domenico Celiento, purtroppo caduto sul fronte del dovere… Conduceva indagini sulle estorsioni nel quartiere Sanità, e in tale contesto oltremodo difficile per il clima di omertà, aveva proceduto in appena tre mesi all’arresto di ben dieci delinquenti, mentre già si delineava il coinvolgimento di elementi di spicco del clan camorristico dominante di Forcella. Di carattere generoso ed espansivo, ma diffidente e riservato nelle cose di lavoro, sorretto da valida preparazione professionale ed animato dai migliori sentimenti di attaccamento al dovere, lavorava senza guardare l’orologio, mai sottraendosi ai servizi più gravosi e pericolosi; parlava solo con il suo Capitano… Non passò molto tempo, ahimè, che si arrivò a quel maledetto 28 aprile 1983, quando di prima mattina sulla Circonvallazione di Casoria ci fu l’ agguato al valoroso Sottufficiale. Due autovetture, con killer a bordo, lo fermarono per colpirlo a morte; morte che sopravvenne il giorno dopo all’ Ospedale Nuovo Pellegrini, per la sua forte fibra. Il giovane Carabiniere lasciava la moglie, Gaetana Fusco, che all’epoca aveva solo 27 anni, e due figlie, Maria di 4, e Lucia di appena un anno…Con loro sono spesso in contatto, con immutato affetto, passati gli anni…
Altro valoroso è Vincenzo Tommasone, che sin da giovanissimo evidenziò doti non comuni di intelligenza, coraggio e audacia. Brigadiere Capo, in congedo, in ultimo in servizio presso la difficile Tenenza di Sant’Antimo (NA). Tra i numerosi attestati di benemerenza a Lui concessi, primeggia la Medaglia di Bronzo al Valore Militare perché, sebbene a diporto, con coraggio e sprezzo del pericolo interveniva – unitamente a tre commilitoni – nei confronti di un malvivente che aveva colpito a morte un noto pregiudicato e ferito due congiunti di quest’ultimo. Fatto segno ad azione di fuoco da parte del malfattore, che tentava la fuga a bordo di una motocicletta guidata da un complice, insieme agli altri Militari, Tommasone rispondeva al fuoco procedendo alla cattura dell’omicida, risultato pericoloso evaso. Il tutto in Sant’Antimo (Napoli), il 20 giugno 1990.
Siamo alla conclusione…Nella Galleria degli Eroi della Patria, i cui nomi sono trascritti sulle Tavole della Storia, primeggia il grande Salvo D’Acquisto, Maestro di Coraggio e amore verso i deboli, comunque sempre da difendere… come eroicamente dimostrato… A Lui si raccordano centinaia e centinaia di oscuri Soldati della Legge, dimenticati, ma da far conoscere…
Per questi ultimi, concludendo, rendiamo il dovuto Onore, in quanto grandi Combattenti della legalità e valorose Sentinelle dello Stato! Grazie per quanto avete fatto in tanti e tanti anni di esemplare servizio nell’interesse della Legge e dell’Ordinamento, militando nella nostra Arma sempre fedele! Siate certi che resterete per sempre nei cuori degli Italiani migliori, quale esempio di belle virtù civili e militari…
CARABINIERE RAFFAELE VACCA, GENERALE DI DIVISIONE (riserva)