avvolto nel cappotto bianco e seduto su una sedia come tutti gli altri, Papa Francesco ha ordinato oggi i suoi primi 19 cardinali di cui 16 elettori: sei europei; sei dalle Americhe, di cui cinque dall’America Latina; due africani e due asiatici, “appartenenti a 12 Nazioni di ogni parte del mondo per rappresentare il profondo rapporto ecclesiale fra la Chiesa di Roma e le altre Chiese sparse per il mondo” mentre i tre ultra-ottantenni provengono invece da Italia, Spagna e Dominica (Antille), raggiungendo così il numero totale di 218 (122 elettori e 96 non elettori).
Rivolgendosi ai neo porporati, Papa Francesco ha detto loro “la Chiesa ha bisogno del vostro coraggio, per annunciare il Vangelo in ogni occasione opportuna e non opportuna e per dare testimonianza alla verità”. “Ha bisogno di voi, della vostra collaborazione, e prima ancora della vostra comunione, comunione con me e tra di voi”. Poi, ”La Chiesa ha bisogno della vostra preghiera, per il buon cammino del gregge di Cristo, la preghiera che, con l’annuncio della Parola, è il primo compito del Vescovo. La Chiesa ha bisogno della vostra compassione soprattutto in questo momento di dolore e sofferenza in tanti Paesi del mondo. Vogliamo esprimere la nostra vicinanza spirituale alle comunità ecclesiali e a tutti i cristiani che soffrono discriminazioni e persecuzioni. La Chiesa – ha continuato il Papa – ha bisogno della nostra preghiera per loro, perchè siano forti nella fede e sappiamo reagire al male con il bene. E questa nostra preghiera si estende ad ogni uomo e donna che subisce ingiustizia a causa delle sue convinzioni religiose”. Continuando “La Chiesa ha bisogno di noi anche affinchè siamo uomini di pace e facciamo la pace con le nostre opere, i nostri desideri, le nostre preghiere: per questo invochiamo la pace e la riconciliazione per i popoli che in questi tempi sono provati dalla violenza e dalla guerra”.
Il Pontefice ha poi ribadito “non dovremmo avere paura della Croce, anzi nella Croce abbiamo la nostra speranza. Eppure, siamo anche noi pur sempre umani, peccatori e siamo esposti alle tentazioni di pensare alla maniera degli uomini e non di Dio” mettendoli in guardia sui rischi: “quando si pensa in modo mondano, qual è la conseguenza? Se prevale la mentalità del mondo, subentrano le rivalità, le invidie, le fazioni”.
Alla fine della cerimonia, con affetto, Bergoglio si è avvicinato nuovamente al Papa emerito Joseph Ratzinger per una affettuosa stretta di mano.
Questi i nuovi Cardinali: il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato; il Cardinale Gerhard Ludwig Muller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede; il cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia-Citta’ della Pieve (Italia); il Cardinale Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi; il Cardinale Beniamino Stella, Prefetto della Congregazione per il Clero; il Cardinale Vincent Gerard Nichols, Arcivescovo Metropolita di Westminster (Inghilterrra); il Cardinale Mario Aurelio Poli, Arcivescovo Metropolita di Buenos Aires (Argentina); il Cardinale Leopoldo Jose’ Brenes Solorzano, arcivescovo di Managua (Nicaragua); il Cardinale Gerard Cyprien Lacroix arcivescovo di Que’bec (Canada); il cardinale Jean-Pierre Kutwa, arcivescovo di Abidjan (Costa d’Avorio); il Cardinale Orani Jao Tempesta, arcivescovo di Sao Sebastiao do Rio de Janeiro (Brasile); il Cardinale Andrew Yeom Soo-Jung, arcivescovo di Seoul (Corea); il Cardinale Ricardo Ezzati Andrello arcivescovo di Santiago del Cile; il Cardinale Philippe Nakellentuba Ouedraogo, arcivescovo di Ouedraogo, (Burkina Faso);
il Cardinale Orlando Quevedo, dell’ordine dei frati minori, arcivescovo di Cotabato (Filippine); il Cardinale Chibly Langlois, vescovo di Les Cayes (Haiti); il Cardinale Loris Francesco Capovilla, gia’ Prelato di Loreto e Delegato Pontificio per il Santuario Lauretano (Italia), NON ELETTORE; il Cardinale Fernando Sebastian Arcivescovo emerito di Pamplona, NON ELETTORE ed il Cardinale Kelvin Edward Felix, arcivescovo emerito di Castries nelle Antille, il primo sacerdote cattolico ad essere ordinato in Dominica, NON ELETTORE.