Secondo anno di pontificato del papa venuto “dalla fine del mondo”; tiriamo le prime somme.
Roma, 19 marzo –
Comincia con il settore economico, gli interventi attuati nello Ior e la Super segreteria per l’economia e meccanismi ad essa collegati e, poi, la nomina di un Consiglio di Cardinali per riformare la Curia.
Quindi entra nel “capitolo” famiglia; apertura ai temi spinosi, le coppie di fatto, gli omosessuali, i sacramenti ai divorziati risposati, i matrimoni religiosamente misti, quindi all’aborto e all’eutanasia, alla fecondazione artificiale e al ruolo delle donne.
Poi, le sue azioni nella politica internazionale; gli interventi del suo nuovo Segretario di Stato che sono valsi la riconciliazione tra USA e Cuba, il ripristino dei rapporti con la Cina, la preghiera comune in Vaticano tra i leaders siriano e palestinese che ha scongiurato un intervento armato nella Siria.
A queste cose Papa Bergoglio ha avuto un modo di fare di “avvicinamento” alla gente comune e non ha lesinato ai fedeli la “preghiera” di pregare per lui.
Bene, la sintesi.
Innanzi tutto le innovazioni nel campo economico e politico, poiché (in virtù di quanto diceva Dante Alighieri: “fatti non fummo per viver come bruti…”) non crediamo che siano frutto di Pater Noster e Gloria Patri dei fedeli a Piazza San Pietro, ma piuttosto di una azione della diplomazia vaticana che, assieme a poche altre, sembra che sia tra le più potenti del mondo (altrimenti non si spiegherebbe la caduta del comunismo nell’URSS); ma questi, comunque, sono meccanismi che appartengono alle altissime sfere della diplomazia dei rapporti internazionali per cui andiamo alla gente comune, settore in cui, allo stato attuale delle cose, sorge spontanea una domanda: qual è la religione o la verità vera, quella di allora, quella di ieri, quella di oggi o un’altra che sarà del domani?
Chi sono io per giudicare la moralità di un uomo come me?; giusto… anzi, giustissimo!…ma per secoli la moralità del cattolico è sempre stata basata sull’espressione dogmatica “lo ha detto il Papa” e oggi vien fuori che il Papa non giudica più ma, anzi, apre le porte della comprensione a situazioni prima quasi sacrileghe quali il divorzio (“non divida l’uomo quello che Dio ha unito” e ci sarebbe da chiedere che cosa Dio ha unito se l’unione… è fallita), poi apertura agli omosessuali…per arrivare a “degnare della considerazione ecclesiastica” l’aborto, che è una soppressione di vita come un’altra, un omicidio.
Infine, l’eutanasia, pratica che non può essere liquidata con un semplice beneficio di una benevola comprensione, per finire alla fecondazione artificiale, quando il Diritto Canonico, in materia di matrimonio, parla chiaro, facendo riferimento all’atto sessuale, tanto che se la consumazione del matrimonio non soddisfa questo meccanismo, la Chiesa non riconosce la validità del sacramento.
Conseguentemente, se oggi Bergoglio elargisce la sua “santa comprensione” alla volontà di due omosessuali di contrarre il sacro vincolo del matrimonio, deve cambiare il Diritto Canonico, altrimenti può sorgere spontanea la domanda:…la Religione e la Verità… quali sono?