Stamane, l’Arma dei Carabinieri ha ricordato il 77° anniversario del sacrificio del Vice Brigadiere dei Carabinieri Salvo D’Acquisto, e celebrato il centenario della nascita.
La cerimonia si è svolta a Torre di Palidoro – Comune di Fiumicino (RM) – dove il giovane Eroe, innocente, il 23 settembre 1943, immolò la sua giovane vita per quella di 22 civili che rappresentavano le vittime innocenti di una rappresaglia tedesca.
Presenti alla cerimonia, il Ministro della Difesa On. Lorenzo Guerini, il Presidente della Giunta Regionale del Lazio, On. Nicola Zingaretti, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale di Squadra Aerea Enzo Vecciarelli, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Giovanni Nistri e il Prof. Alessandro D’Acquisto, fratello di Salvo
Numerose le rappresentanze civili, religiose e militari.
Schierati, la Fanfara a cavallo dei Carabinieri accompagnata dalla mascotte Briciola, promossa al grado di Vicebrigadiere, la rappresentanza di due squadroni del Reggimento a cavallo ed il Medagliere dell’Arma dei Carabinieri.
Il cielo era coperto ma, il sole faceva capolino fra le nuvole e con i suoi raggi, irradiava il luogo della cerimonia.
Gli squilli di tromba, davano il segnale di inizio della cerimonia con l’alzabandiera quindi intonando le note del “silenzio”…
Al termine, due Carabinieri in Gus, portando la corona del Ministro della Difesa, si avviavano alla stele che ricorda il luogo dell’uccisione di Salvo.
Dietro, il Ministro Guerini, l’On. Nicola Zingaretti, il Generale Vecciarelli, il Generale Nistri e il Prof. Alessandro D’Acquisto.
Deposta la corona, strano a dirsi, una serie di lontani tuoni, quasi a riecheggiare la scarica del plotone di esecuzione che uccideva il Vicebrigadiere Salvo D’Acquisto….
Pochi secondi dopo, si abbatteva su Torre di Palidoro, un temporale talmente violento da costringere, per sicurezza, a far allontanare i Militari a cavallo, creando un naturale fuggi-fuggi, in particolare per i cronisti e foto-operatori (scrivente compreso!)
Nel suo discorso, il Ministro Guerini ha detto: “Da Palidoro, nel ricordo del sacrificio di Salvo D’Acquisto, desidero rinnovare il mio più sentito e profondo ringraziamento a tutti i Carabinieri, che ovunque siano chiamati ad operare, contribuiscono a preservare i valori civili che abbiamo conquistato a duro prezzo e per i quali, settantasette anni fa, Salvo D’Acquisto sacrificò la sua vita. Il gesto del giovane Vice Brigadiere è il simbolo dello spirito di sacrificio e della dedizione dell’Arma al servizio del prossimo e ancora oggi la sua figura, il suo messaggio e il suo esempio sono un punto di riferimento per tutti i Carabinieri d’Italia”.
Subito dopo, con il taglio del nastro da parte del Ministro della Difesa, On. Lorenzo Guerini, il Comandante Interregionale “Podgora”, Generale di Corpo d’Armata Ilio Ciceri, ha presentato il polo museale realizzato nel punto dove il 23enne napoletano Salvo D’Acquisto si sacrificò.
A Lui, è dedicato uno spazio, incastonato nel contesto della riqualificazione dell’area.
La medievale Torre di Palidoro è stata restaurata dalla Regione Lazio al fine di rendere fruibile il complesso, la cui gestione è stata affidata all’Arma dei Carabinieri che ha provveduto all’allestimento dello spazio interno dell’edificio garantendone l’apertura al pubblico. L’Arma ha altresì provveduto al recupero dell’area verde di pertinenza, a cura del personale del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, garantendo il rispetto delle preesistenze vegetazionali e la graduale reintroduzione di specie vegetali autoctone tipiche dell’area protetta. Particolare importanza è stata attribuita alla realizzazione di un percorso didattico ambientale, con la realizzazione di un’“Aula nel Bosco”al fine di rendere fruibile l’area alle scolaresche, nonché di spazi dedicati al riposo e alla riflessione.
Il progetto museale si compone di due parti, che illustrano alcune vicende dei Carabinieri negli anni dal 1940 al 1946 nonché i dettagli della vita di Salvo D’Acquisto, dall’infanzia al suo gesto eroico.
“Il centenario che si avvicina”, ha rimarcato il Generale Nistri, “ci ricorda la nascita che si contrappone alla morte, come un chicco di grano che morendo ha prodotto i suoi frutti che andranno anche al di là del fatto storico. E quindi abbiamo voluto che questa giornata fosse una esemplificazione dei frutti che crescono”.
“Abbiamo voluto manifestare con questo evento come questo non sia solo luogo di commemorazione ma luogo di riflessione rivolto al futuro. Un luogo della memoria storica, ma anche un luogo del futuro, dell’ambiente e dell’educazione”. Così ha concluso il Comandante dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Giovanni Nistri.