Ora, dopo aver brevemente fatto riferimento alle polemiche citate dalla stampa nazionale, quali liberi Cittadini e liberi Pensatori ci chiediamo cosa gli ex BR avrebbero potuto insegnare ai Magistrati della Repubblica; peraltro due dissociati e non pentiti, i quali proprio per questo hanno avuto gli sconti di pena senza fare nomi di complici nelle loro ribalderie criminal-terroristiche. Certo, i tempi cambiano e tutto trova una ragione nel fatto che oggi predominano criteri di valutazione diversi da quelli del passato certamente migliori e seri.
A questo punto ci chiediamo perché non sono stati anche invitati a tenere dotte conferenze i Capi Mafia Totò Riina, Provenzano e Matteo Messina Denaro, magari sospendendo a quest’ultimo per l’esigenza in parola i provvedimenti di carcerazione e cattura che pendono sul suo conto da decenni?
Terrorismo si; Mafia no? Perché?
Figuriamoci ora se sui banchi della Scuola si fosse trovato il Magistrato Bruno Caccia… (vds articolo: “Omicidio del Magistrato Caccia, arrestato dopo 32 anni un presunto assassino“del 22 Dicembre 2015), un esempio per tutti i Giudici della Repubblica per rigore morale e serietà, per alto senso dello Stato, per sublime dedizione al dovere. Il lavoro di Caccia a Torino fece vacillare le basi del dominio ‘ndranghetista tra Torino e provincia tanto che il 26 giugno 1983 fu ucciso.
E lo stesso diciamo limitandoci a citare solo i Giudici trucidati nel 1980 che fu davvero un Annus Horribilis; fu infatti l’anno del DC9 dell’Itavia precipitato a Ustica e della strage alla Stazione di Bologna; erano gli Anni di Piombo che lasciarono sulle strade i corpi senza vita di fedeli Servitori dello Stato colpiti a morte da terrorismi e mafie. Ricordiamoli, quindi, i Magistrati Caduti sul Fronte del Dovere nel 1980, con rispetto e riconoscenza: questi i Loro nomi:
Concludendo, in questo strano mondo iniziato con l’11 settembre 2001, andato avanti con la cosiddetta “guerra asimmetrica” (cioè conflitto ad armi impari, non dichiarato, nel quale una delle parti è costretta a difendersi da un nemico non identificabile) e proseguita con i deliri terroristici dei decapitatori “religiosi”; in tutti questi anni di povertà culturale e politica mediocre e modesta ma ricca di narcisismo e “pompa” che fruttano fior di miliardi grazie ad agenzie di malaffare, Banche “libere” che creano addirittura crisi finanziarie, rendiamo certamente omaggio a tutto l’Ordine Giudiziario in servizio che assicura ordine e tutela dei cittadini, essendo l’unico presidio di legalità esistente; piaccia o non piaccia, è così! Desideriamo infine, nell’onorare i Magistrati Caduti per l’affermazione della Legge, citati e non, ricordare il grande drammaturgo tedesco Bertolt Brecht, che scrisse: “Sfortunato quel popolo che ha bisogno di eroi. Ma ancora più sfortunato il popolo che ne disperde l’esempio e l’insegnamento…”.
Sì, proprio su questa strada è avviata l’Italia, da lungo tempo!