Sosta strisce blu: stabilito importante principio

Roma, 22 marzo – Rispondendo ad un’interrogazione parlamentare presentata da alcuni Comuni al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti (Mit) in materia di multe per la sosta oltre l’orario pagato sulle strisce blu comunali, facendo riferimento ad una divergenza tra il Mit che asserisce che “nel caso di sosta illimitata tariffata, il pagamento in misura insufficiente non costituisca violazione di una norma di comportamento, ma configuri unicamente una ‘inadempienza contrattuale e pertanto nei casi di pagamenti in misura insufficiente, l’inadempienza implica il saldo della tariffa non corrisposta” ed il Ministero dell’Interno  che è di parere difforme, come si era pronunciato nel 2003, il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro ha risposto che “non risulta alcuna situazione di conflitto interpretativo con il ministero dell’Interno: quest’ultimo, infatti, in seguito a un riesame della propria posizione espressa nel 2003, ha successivamente (nel 2007) condiviso la disamina della tematica svolta dal Mit ed emesso (nel 2010) una serie di pareri in tal senso, pareri condivisi dal Servizio della Polizia Stradale del Dipartimento di Pubblica Sicurezza”.

“Niente multa, insomma, – risponde  il sottosegretario  – perchè in materia di sosta, gli unici obblighi previsti dal Codice sono quelli indicati dall’articolo 157, comma 6, e precisamente l’obbligo di segnalare in modo chiaramente visibile l’orario di inizio della sosta, qualora questa sia permessa per un tempo limitato, e l’obbligo di mettere in funzione il dispositivo di controllo della durata della sosta, ove questo esista; la violazione di tali obblighi comporta la sanzione prevista dal medesimo articolo 157, comma 8, del Codice medesimo”, concludendo “Le amministrazioni locali possono affidare al gestore del servizio le azioni necessarie al recupero delle evasioni tariffarie e dei mancati pagamenti, ivi compresi il rimborso delle spese e le penali, da stabilire con apposito regolamento comunale, secondo le indicazioni e le limitazioni fornite dal Codice Civile e dal Codice del Consumo”.

La Codacons da parte sua chiede:”Ora il ministero spieghi che fine fanno le multe nulle date negli ultimi 60 giorni” in quanto “tutte le multe comminate negli ultimi 60 giorni vanno annullate d’ufficio dai Comuni che le hanno emesse, altrimenti potrebbero essere ipotizzati i reati di abuso ed omissioni di atti d’ufficio” invitando il Mit ad  “emanare un’apposita circolare per disciplinare come recuperare queste somme e non può lasciare ad ogni comune totale libertà su come agire, altrimenti avremmo l’anarchia e, soprattutto, abusi. Se, infatti, i Comuni stabilissero nei loro regolamenti di far rientrare dalla finestra, sotto forma di rimborso spese e penali, gli stessi importi previsti per le multe (ad es. i 25 euro) è evidente che sarebbero regolamenti illegittimi, impugnabili.”

Ieri, il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi, in occasione della visita all’Interporto di Padova, rispondendo in merito, ha dichiarato che “Se ho pagato la sosta del pedaggio a pagamento e alla scadenza di questa sosta dopo avere pagato il pedaggio, sto dieci minuti in più, non posso ricevere la multa per sosta senza pagamento ma dovrò completare il pagamento per la differenza tra la sosta che ho pagato e il tempo che sono rimasto” aggiungendo  “Si tratta di un problema di cambio di mentalità e di certezza delle regole: ai cittadini chiediamo di rispettare le regole che il codice della strada prevede. Ai Comuni chiediamo di rispettare le leggi che il codice della strada prevede. È un rapporto di certezza, fiducia reciproca tra i cittadini e amministrazione e non serve una norma perchè, sia come Ministero dei Trasporti che degli Interni, abbiamo verificato che l’interpretazione della norma è molto chiara e quindi per noi il caso è chiuso” concludendo  “Mi auguro che per una volta non si complichi la vita ai cittadini e le amministrazioni pubbliche facciano il loro dovere”.

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