VILLA TIBERIA PRESENTA IL SUO PRESEPIO

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Nel giorno dell’Immacolata, nella cappella della Clinica dedicata alla Madonna di Lourdes, è stata celebrata la S. Messa solenne officiata da S.E. Rev.ma Mons. Lino Fumagalli Vescovo della Diocesi suburbicaria di Sabina-Poggio Mirteto e concelebrata dal cappellano della Casa di Cura, Monsignor Emilio Messina, da Padre Antonio Votta e  Padre Vittorio,     animata dalla corale della Basilica dei SS. 12 Apostoli diretta dal maestro Padre Gennaro.
 
 
Alla funzione, oltre ai numerosi ricoverati –  mentre coloro che non hanno potuto uscire dalle camere hanno potuto seguire la funzione religiosa trasmessa all’interno grazie al servizio televisivo a circuito - hanno partecipato fra gli altri l’On. Nicola Mancino, Vicepresidente del CSM, Gaetano Gifuni già segretario generale del Quirina­le, l’on. Tommaso Luzi, l’on. Antonello Aurigemma, il Presidente e Vicepresidente del Consiglio del IV° Municipio on. Roberto Borgheresi e Valter Scognamiglio, autorità militari, personaggi dello spettacolo nonchè una folta rappresentanza del personale della clinica.
 
Le Autorità hanno poi accompagnato il Vescovo che ha benedetto il presepio, montato in una struttura mobile nel cortile della clinica adiacente all’angolo riservato alla statua della Madonna di Lourdes, sempre ornata di fiori. Sul tetto, risplende la Stella Cometa.   
 
La parete è affrescata da 3 opere rappresentanti l’Arcangelo Gabriele, la Natività e due angeli che portano la corona a Maria e per l’occasione, il Presepio è vigilato da 8 centurioni romani  con la presenza di 2 zampognari, tutti rigorosamente nei costumi d’epoca, che diffondevano nell’aria le musiche natalizie.
 
L’ingresso nel locale,  opportunamente oscurato con tendaggi pesanti,  è come un tuffo nel passato.
 
L’opera si estende su circa 30 metri quadri, con la meticolosa ricostruzione di 3 paesi, di cui due abbarbicati sulle montagne ed  attraversati dal corso di un fiume che nasce a monte, servendo subito una macina e, dopo aver fatto alcuni salti fra le rocce, spumeggiante, raggiunge la valle fino ad un laghetto.
 
Nel frattempo, l’interno è allietato da canti che fanno da cornice all’alternarsi delle fasi del giorno e della notte, con il continuo mutamento del paesaggio e rimanendo affascinati dal movimento meccanico di alcuni personaggi del presepe come per  la sapiente riproduzione microscopica di corone di peperoncini o di aglio.
 
Mentre le case al tramonto si illuminano ed in cielo appare la stella cometa che attraversa la volta celeste, alternandosi, le luci si spengono lentamente per la notte e al giungere dell’alba, si rimane piacevolmente sorpresi da una stupenda realistica nevicata.
 
L’artista, nel suo estro, ha poi voluto proporre la Nascita in un tempio per riconoscere la Maestà del Bambino.
 
Osservando questa vera opera d’arte, ci si augura che tutte le  competenti Autorità Politiche vogliano riconoscerla come tale e proporre alla Casa di Cura “Villa Tiberia” di mantenerla quale mostra permanente in maniera tale da poterla inserire fra i più bei Presepi italiani.
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