Tudor alla Juve per entrare in Champions
Il nuovo allenatore della Juve è Tudor: prende il posto di Motta per entrare in Champions e rendere la pessima stagione un po’ meno amara
L’arrivo di Tudor alla Juve è uno dei momenti peggiori della storia bianconera, come nei social i tifosi della Vecchia Signora fanno capire. D’un tratto, nel cuore della stagione, il progetto di squadra moderna e proiettata in attacco dell’allenatore Thiago Motta viene cancellato con l’esonero a favore di Igor. L’intenzione della società è quella di avere le mani libere per scegliere l’allenatore a cui affidare il team: magari, se Tudor facesse bene, la scelta definitiva ricadrebbe proprio su di lui.
Solo il 2006 con la Juve in serie B per lo scandalo arbitri-Moggi fu più brutto dell’attuale. Oggi, c’è l’Inter che macina successi a tutto spiano, con un’idea per i prossimi 10 anni dopo numerosi titoli: il nemico pubblico numero uno della società torinese, il gruppo nerazzurro, gode di immenso prestigio in Italia e nel mondo, attirando gli sponsor.
Sono tre mesi di contratto più un’opzione in favore della società – in caso di qualificazione Champions. Che è preziosa come l’ossigeno a livello economico e di immagine.
Tudor in passato come allenatore
Motta era un profilo molto interessante: giocatore di classe dell’Inter del Triplete, al Bologna proponeva un gioco in eterna proiezione offensiva. Con tutti i giovani alla Juve, era opportuno dargli tempo e fiducia. Il curriculum di Tudor non è il massimo: nel 2009 assistente di Reja all,Hajduk Spalato, esperienze con la nazionale croata, in Grecia (Paok) e Turchia (Karabukspor e Galatasaray). Ad aprile 2018 la prima chiamata dell’Udinese, al posto di Oddo: salvezza. Idem l’anno dopo, al posto di Nicola. Un buon subentrante. Dopo un altro spezzone all’Hajduk, alla Juventus è vice di Andrea Pirlo: malissimo. Poi Verona (salvezza), Marsiglia (dimessosi per attriti coi tifosi) e Lazio: a marzo 2024; si dimise a giugno per incomprensioni con la società.
Tudor in passato come giocatore
Igor Tudor ha vestito la maglia bianconera per oltre 100 volte fra il 1998 e il 2005. Modesto mediano e discreto difensore centrale. Insomma, nulla di esaltante né come mister né in campo.
Quale allenatore in futuro per la Juve: due nomi
Ora, siccome la coppa Italia vale zero se non si vince lo scudetto, si attende la fine di questa ennesima stagione buttata via. Poi si vedrà il da farsi, magari con Conte o Mancini.
