Cuasso al Monte, 17 ottobre – Virginio De Col ci ha scortati nelle trincee della linea Cadorna all’Alpe Croce da poco presentate nella trasmissione televisiva “I Misteri”, gallerie sono ben conosciute dal De Col in quanto, e ce lo spiega nel video, ne ha ripuliti diversi chilometri con l’aiuto della Protezione Civile e gli amici della linea Cadorna di Cuasso al Monte.
“Le trincee si snodano per un percorso di circa 30 km” – ci ha spiegato De Col – “impossibile riportarne il lungo percorso allo stato originale perchè la terra e la vegetazione le hanno sepolte. Con un lavoro inimmaginabile, si è potuto liberare quelle ora percorribili. Sacchi dopo sacchi riempiti di terra, sono stati passati a mano per poter riaprire i passaggi ostruiti. Queste trincee, in particolare, ci mostrano un panorama che in alcuni punti è stupendo perchè le aperture di controllo si affacciano sull’ultima parte del lago di Lugano, alla dogana di Ponte Tresa. Sui muri delle trincee abbiamo le scanalature dove venivano fatte passare le mitragliatrici per evitarne il peso sulle spalle dei soldati. Troviamo tavoli in pietra e all’esterno i “gabinetti per i soldati”.
Tra queste montagne e boschi, poco conosciuti, sopra una delle trincee abbiamo Sasso Paradiso sopra il quale si gode un panorama stupendo con vista sul lago di Lugano.
Continuando sul sentiero, si raggiunge Sasso Bolle dove erano situate le postazioni di guerra della linea Cadorna.
Su questo enorme sasso celtico si racconta, con riscontro in archivi del comune di Marzio, come le donne frigide messe in una conca alla sommità del sasso, ricevessero il beneficio di sentirsi sessualmente stimolate per poter essere fecondate.
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Nel percorso delle trincee esiste, inoltre, il sentiero sterrato, detto la via delle Madonne, non menzionato nella trasmissione “I Misteri”, dove la Madonna di Lourdes, La Madonna dei Fiori e la Madonna Nera sono dipinte sui muri delle poche case in pietra . Tra queste Madonne, abbiamo la Fonte Miracolosa prima poco visibile e poco conosciuta dagli italiani ma ben nota ai tedeschi. L’acqua che si beve è ottima ed è considerata miracolosa. Ora l’abbiamo incanalata in una fonte per chi passa nel sentiero e si vuole abbeverare. I benefici di quest’acqua sono molteplici per la salute. Forse perchè l’acqua nel suo passaggio tocca sassi i cui minerali ne apportano una speciale combinazione decisamente favorevole a chi le beve.”
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Noi aggiungiamo, avendo bevuto l’acqua della fonte, che è fresca, leggera e particolarmene buona. Vogliamo ricordare che non a caso la birra Poretti, originalmente di proprietà del suo inventore, nasceva dall’acqua della val Ganna, proprio perchè in queste montagne le sorgenti sono pure come l’aria. Infatti, nell’ospedale di Cuasso Al Monte si curavano i malati di tubercolosi. Dopo averla bevuta, noi effettivamente ci siamo sentiti rinvigoriti e pieni d’energia.
Per i miracoli forse ci si devono aggiungere Fede e preghiere, ma comunque abbiamo scoperto qualcosa di nuovo che vale la pena provare.