Una gita a … Paestum
Viaggio tra le suggestive rovine della Magna Grecia e i profumi di primavera di una terra da scoprire.
Roma, 18 marzo – La primavera a Paestum, è bellissima. I fiori profumano come in poche altre parti d’Italia abbiamo sentito e lo scorcio degli antichi templi della città greca che si intravede tra i loro petali è quanto di più suggestivo vi possa capitare. È bella Paestum, lo è sempre stata e in questa stagione che, stando al calendario, sta per iniziare, ma che di fatto è già partita, visto l’inverno che non abbiamo avuto, lo è ancora di più.
Il sito archeologico è uno dei più visitati d’Italia e se ci andrete capirete perché.
L’antica Poseidonia, colonia fertile della Magna Grecia, poi conquistata dai Lucani e chiamata Paistom, quindi divenuta romana e ribattezzata Paestum, è tuttora ben riconoscibile perché circoscritta dentro le antiche mura greche che la cingono. I templi dorici di Atena (prima noto come Tempio di Cerere) del 500 a.C., di Hera I (detto anche “la Basilica”) del 550 a.C, e di Hera II (o di Nettuno), del 460 a.C. sono giunti a noi magnificamente conservati e sono considerati esempi unici dell’architettura magno-greca. Nell’insieme con l’ambiente che li circonda costituiscono un vero unicum del pure ricco panorama italico.
Ma Paestum non è solo storia e archeologia. È una delle perle del Golfo di Salerno, nel quale sorge sulla Piana del Sele, proprio vicino al mare, che se il tempo è bello diventa anch’esso uno spettacolo da non perdere.