Una gita a… Aosta: -2 giorni alla 1016^ Fiera di Sant’Orso
Aosta, 28 gennaio – Il 30 e 31 gennaio, come oramai da tradizione millenaria. si svolgerà lungo le vie del centro di Aosta la fiera più importante della Valle d’Aosta dedicata a Sant’Orso, presbitero aostano, vissuto fra il V e l’VIII secolo.
Secondo la tradizione, sant’Orso è considerato protettore contro la siccità, le malattie del bestiame, le intemperie, le alluvioni, i soprusi dei potenti, i parti difficili, i reumatismi e il mal di schiena.
La ricorrenza quest’anno coinciderà con il fine settimana, circostanza questa che aumenterà in maniera esponenziale l’afflusso di visitatori occasionali che si aggiungeranno ai tantissimi che ogni anno si danno appuntamento a questa manifestazione che racchiude Arte, Folklore, Gastronomia e Tradizioni nell’Augusta Praetoria.
Saranno quasi 1.500 gli espositori che nell’edizione 2016 presenteranno le loro opere al folto pubblico italiano e straniero. Tra i banchetti degli artigiani si potranno ammirare le tipiche calzature in legno “sabot”, i galletti, gli gnomi intagliati nei nodi d’albero, utensili da cucina e gli immancabili attrezzi per l’agricoltura che hanno proprio dato origine alla Fiera. Ed ancora oggetti in ferro battuto, rame, ceramica, vetro, pietra ollare, merletti, pizzi e tessuti tutti realizzati da artigiani che riversano sulle loro creazioni maestria e tempo che li rende pezzi unici.
Ogni anno la Fiera meraviglia con alcune vere e proprie opere d’arte che sapienti maestri d’arte realizzano nelle fredde serate di stagione dando vita a nobili materiali che molte volte sorprendono il visitatore lasciandolo a bocca aperta. Nella centrale piazza Chanoux le scuole di intaglio, gli artisti più noti ed i mastri mobilieri accentrano l’attenzione generale.
Il legno la fa da padrone e quadri e sculture nati da squadrati pannelli in noce e cilindrici tronchi diventano il sogno di ogni visitatore. Certo è che chi acquista una di queste opere arricchisce la propria dimora con un oggetto che pare vivo, che fa compagnia e non annoia mai, che rimarrà prezioso per la sua unicità e che richiede solo una spolverata di tanto in tanto emanando giorno dopo giorno lo stesso fascino che ha suscitato l’acquirente nel momento dell’acquisto.
Vaste zone vengono dedicate alla gastronomia ed una visita agli stand dai quali si propaga una miscellanea di profumi che vanno dai formaggi ai salumi, dal miele alla frutta, dal pane ai dolci e poi ancora vini e birre locali diventa obbligatoria ed irrinunciabile.
Tra la sospensione della vendita dalla sera del 30 e la mattina del 31 le vie del centro si animano di altre attrative tra le quali citiamo gruppi musicali, folkloristici e saltimbanco che tengono viva questa festa sotto le luci delle luminarie del Natale che sono state lasciate ad illuminare le vie; improvvisati palchetti di ballo nascono e si affollano allegri, portando sorrisi a chiunque transiti. I proprietari delle case in centro aprono poi le porte delle loro cantine offrendo ai visitatori un bicchiere di vino, un pezzo di Fontina, salumi e tanto altro nell’affascinante “Veillà” che non terminerà che al mattino con la riapertura della Fiera.
Insomma, impossibile narrare tutto anche perchè ogni anno, nella tradizione, è sempre più ricca ed avvolgente e sicuramente merita una visita. Non pensateci e venite a scoprirla, vi strapperà sicuramente più di un sorriso.
In esclusiva per i lettori de “Attualità.it” pubblichiamo in anteprima le foto di alcune opere scattate nell’atelier di un artigiano che per la prima volta ha dato estro alla sua Arte: ebbene la particolarità? Ogni pezzo è realizzato con il legno, le inferriate, il rampone antighiaccio, i moschettoni, i chiodi, la piccozza il martello ecc… tutto solo ed esclusivamente legno ….impressionante.
Ulteriori informazioni sulla manifestazione sui siti: www.fieradisantoirso.it
oppure www.regione.vda.it