Sul sito umbriasotterranea.it la mappa di cisterne romane, acquedotti medievali, catacombe e cunicoli etruschi.
Roma, 15 gennaio – C’è un’Umbria nascosta, che per forza di cose non puoi vedere, visto che non è sopra, ma sotto terra. È quella delle decine di luoghi che si trovano al di sotto di vie, piazze e cattedrali e che ci raccontano una storia millenaria. Cisterne romane, catacombe, acquedotti medievali, torri rinascimentali e cunicoli etruschi sono il patrimonio ipogeo della regione che racconta il progetto “Umbria underground: archeologia ed architettura in primo piano” attraverso il sitohttp://www.umbriasotterranea.it
Sedici ipogei, oltre 40 monumenti sotterranei visitabili e un sito web multilingue, con l’obiettivo di creare itinerari turistici tematici dedicati.
“Tutti i popoli che hanno attraversato la Penisola sono passati per l’Umbria lasciando delle tracce, dei segni profondi che noi abbiamo riportato alla luce – dice l’assessore regionale al Turismo Fabrizio Bracco – per ragioni geografiche eravamo il crocevia della civiltà. Non possiamo che essere particolarmente attenti a questo lavoro per riscoprire questa nostra funzione nazionale ed europea di attrazione turistica nel nome della cultura. In questo caso, con la dovuta attenzione e cautela, può essere una scelta vincente: possiamo diventare una destinazione turistica se ci rivolgiamo ad un pubblico internazionale che vuole conoscere anche altro: tradizioni, luoghi, eccellenze, offrendo la possibilità di vivere l’Umbria”.
Parole alle quali si aggiungono quelle di Francesco Scoppola, direttore regionale per i Beni Culturali: “Questa Regione è un patrimonio dell’opera dell’uomo e della natura che ingloba geologia, speleologia, archeologia”.
Il censimento sui siti sotterranei dell’Umbria ha portato alla catalogazione di più di 40 monumenti visitabili dai turisti e consentito una campagna fotografica dettagliata che ha creato un archivio delle bellezze nascoste, inserite nel sito umbriasotterannea.it. L’Umbria è la prima regione in Italia in cui ci si è occupati scientificamente di sotterranei e cavità artificiali. Gli ipogei per ora censiti, cui certamente se ne aggiungeranno altri nei prossimi mesi, si trovano ad Amelia, Assisi, Castel Viscardo, Cesi, Città della Pieve, Città di Castello, Gubbio, Massa Martana, Narni, Norcia, Orvieto, Panicale, Perugia, Spoleto, Terni e Todi.
E dimostrano che il patrimonio sotterraneo visitabile è realmente diffuso su tutto il territorio regionale.