Roma, 22 agosto – Il vertice europeo tra Renzi, il presidente francese Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel ha riportato sotto gli occhi di tutti la splendida isola di Ventotene. Una delle perle del nostro mare, troppo spesso dimenticata. Essa fa parte dell’arcipelago delle Isole Pontine insieme alle ben più celebrate Ponza e Palmarola, ma rispetto ad esse ha avuto una storia molto più piena di aneddoti e curiosità. Basti pensare al suo ruolo di “prigione” durante l’Impero Romano, che qui confinava i membri sgraditi della famiglia imperiale in una sorta di esilio dorato. Tra questi Giulia, la figlia dell’Imperatore Augusto, che risiedeva nella omonima Villa Giulia, della quale oggi rimangono pochi ruderi. Il suo ruolo di “confino” Ventotene lo mantenne anche durante il Regno dei Borboni, che qui, per volere di Ferdinando IV, cosrtuirono il famoso carcere che sorge sul vicino isolotto di Santo Stefano. Una colonia penale che restò attiva anche dopo la nascita del Regno d’Italia e fino al 1965. Qui, tanto per dire, furono incarcerati anche tanti oppositori del fascismo come Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni (che qui, durante la Seconda Guerra Mondiale, redassero il famoso Manifesto di Ventotene “Per un’Europa libera e unita” che è il riferimento ideale a cui si guarderà negli anni successivi per creare gli Stati Uniti d’Europa) e l’amato ex Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Ma cosa resta di tutta questa storia oggi, sull’isola?
Dei ruderi di Villa Giulia abbiamo detto (sono visitabili e si trovano nella zona di Punta Eolo), del carcere di Santo Stefano restano le macerie, che lasciano comunque evidenziare di che tipo di luogo di pena si trattasse e quale fosse la sua architettura, molto ben congeniata. Poi c’è il porto romano, nel quale attraccano ancora oggi piccoli pescherecci e imbarcazioni private (i traghetti e gli aliscafi che collegano l’isola alla terraferma arrivano nel porto nuovo). Infine c’è la bellezza naturalistica dell’isola, che è piccola e può essere percorsa a piede, lungo un sentiero che la sovrasta, in poco più di un’ora, un’ora e mezza. Bellissimi i panorami (al tramonto sono davvero da innamorati), splendidi i fondali, tanto che spesso Ventotene è meta di escursioni da parte dei sub.
Un’isola incantata in mezzo al Mediterraneo, dunque, dove vivono quasi ottocento persone e che merita sicuramente di essere visitata almeno una volta nella vita. Con un soggiorno più o meno lungo che non dimenticherete più.