Roma, 25 gennaio – Lasciata Buenos Aires con un volo di linea interno, arriviamo nella cittadina di Trelew dopo due ore. Qui prendiamo un pullman, che ci porterà nella mitica Penisola di Valdés e nella sua natura incontaminata, dove vivremo momenti indimenticabili a contatto di pinguini, foche, leoni ed elefanti marini e balene, della coda delle quali, tra l’altro, questa Penisola ha la forma. Se la vedete nella foto scattata dal satellite, infatti, vi sembrerà proprio la coda di un cetaceo.
La Penisola Valdès si trova lungo la Costa Atlantica dell’Argentina, nella provincia di Chubut. L’unico nucleo abitato in mezzo a tanta natura e terreno arido è Puerto Piramides, da dove partono le escursioni in barca per andare nel Golfo Nuevo (diviso dal Golfo San José dall’Istmo Ameghino) ad avvistare la Balena Franca Australe, che arriva qui fra maggio e dicembre per l’accoppiamento e il parto, dato che vi trova acque più calme e calde di quelle che troverebbe nell’Oceano. Tutta la Penisola è riserva naturale e dal 1999 è considerata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. A Punta Tombo sarà meraviglioso avventurarsi tra i pinguini, che qui nidificano e vivono in assoluta libertà. A Punta Delgada e Punta Cantor troveremo le colonie di elefanti marini, mentre a Punta Piramide e a Punta Norte incontreremo i leoni marini. Infine, a testimonianza di quanto la natura da queste parti la faccia davvero da padrona, c’è l’Isla de los Pajaros (Isola dei Pappagalli), un posto dove tutto è lasciato a questi ultimi e a una grande diversità di uccelli. A nessuno è permesso entrare nell’Isola e i volatili possono essere osservati attraverso grandi binocoli istallati in modo permanente sulla costa. All’interno della Penisola, infine, abitano nandù, guanachi e maras.
Quando lascerete la Penisola Valdés porterete con voi la forte emozione di essere stati a stretto contatto con le balene e i loro piccoli (emersi all’improvviso dal mare accanto alla vostra imbarcazione), la meravigliosa sensazione di aver camminato insieme ai pinguini (ai quali i cartelli della riserva naturale vi intimano di dare la precedenza) e la percezione reale di quanto sia grande e bellissima la natura che ci circonda.