Tesla affronta un aprile 2025 choc, visto che ha sospeso l’accettazione di nuovi ordini per i modelli Model S e Model X sul suo sito web cinese, mentre negli USA le sue vendite sono in calo del 9% nel trimestre. Per quanto riguarda il Paese del Dragone, la scelta della Casa di Musk è legata all’intensificarsi della guerra commerciale tra Stati Uniti e Pechino, con l’imposizione di dazi statunitensi che hanno raggiunto il 145% sul valore delle merci importate dalla Celeste Impero e la conseguente reazione durissima del Regno di Mezzo.
Per Tesla sono dolori in Cina
Tesla Model S e Model X sono prodotte negli stabilimenti Tesla in California e nei Paesi Bassi e importate in Cina, mentre Model 3 e Model Y, fabbricate nella Gigafactory di Shanghai, rimangono disponibili per l’acquisto. La sospensione degli ordini potrebbe anche riflettere il calo delle vendite di Tesla in Cina, dove la concorrenza con produttori locali come BYD è sempre più forte, grazie a prezzi bassi e tecnologia evoluta a livello di Adas e infotainment. Nel febbraio 2025, il produttore yankee ha registrato una diminuzione delle vendite del 49% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, vendendo 30.688 veicoli. La società di Musk ha introdotto sconti e incentivi, ma i brand del Celeste Impero sono agguerriti e rispondono colpo su colpo.
Male Tesla negli USA
Le vendite di Tesla negli Stati Uniti sono calate del 9% nei primi tre mesi 2025 nonostante la crescita del mercato delle auto elettriche. Lo riporta il New York Times citando un rapporto della società di consulenza Cox Automotive, secondo la quale le immatricolazioni di vetture elettriche sono aumentate del 11%: pertanto, l’azienda di Austin va in controtendenza, con GM che attacca a tutto spiano negli States.
Tesla sotto stress in Europa
In più, in Europa l’impegno politico di Musk viene visto male da molti cittadini, che boicottano il marchio, con ripercussioni sulle vendite. E anche nel Vecchio Continente le elettriche cinesi stanno avanzando in maniera impetuosa.
Azioni Tesla ko
Da inizio anno, le azioni Tesla hanno perso circa il 38%, il calo più consistente tra le grandi aziende tecnologiche, mentre ora veleggiano a quota 250 dollari. Dopo anni di trionfi senza precedenti, bisogna capire Musk come reagirà a questa serie di gol subiti nella propria porta, con una sequenza che pare senza fine. In passato, quando Elon è stato in difficoltà, ha reagito come un leone. Intanto, gli analisti di UBS, Goldman Sachs e Mizuho hanno tagliato i loro obiettivi di prezzo su Tesla, citando tutti e tre l’impatto sui margini delle tariffe auto di Trump. “Ci aspettiamo che le azioni Tesla siano volatili, ma con un’inclinazione al ribasso, considerando la ricca valutazione in un mercato poco dinamico”, ha scritto UBS.